L’accordo è firmato: ora la coalizione del sindaco ricandidato Filippo Mario Stirati può aprire la campagna elettorale con le sue quattro liste, compreso il Pd (in campo con la lista civica Gubbio Democratica) per il quale ha messo nero su bianco il segretario Andrea Smacchi, capace di superare i veti posti per mesi dalle liste Liberi e Democratici e Scelgo Gubbio. Smacchi è riuscito a far passare le variazioni volute da Calogero Alessi (presidente dell’unione comunale piddina) nell’incontro di sabato scorso, quando la tensione è salita alle stelle rischiando di far saltare il banco, facendo leva sul rapporto diretto con Stirati che ieri mattina ha incontrato a palazzo Pretorio. Nelle prossime tappe, anche per il varo del programma, dovrebbero essere coinvolti solo i componenti del comitato (Gianni Fabbretti, Francesco Filippetti, Giovanni Manca e Diego Pierotti) pur se Smacchi e Alessi faranno comunque da registi dell’operazione. Restano i malumori in alcune componenti al fianco di Stirati temendo che la lista civica del Pd sia in realtà una foglia di fico dello stesso Pd. Acque agitate anche perché Liberi e Democratici sono alle prese con i fuoriusciti che hanno varato il progetto civico attorno al candidato Filippo Farneti.
Stasera scendono in campo i 5 Stelle che a Torre Calzolari, alle ore 21 presso i locali della pro loco, ufficializzeranno, presenti il candidato a sindaco Rodolfo Rughi, la candidata vice Paola Salciarini e il gruppo consiliare, il nome dell’assessore che in caso di vittoria elettorale si occuperà delle frazioni. Il nome viene tenuto top secret in queste ore. Nell’occasione i grillini prendono i cittadini per la gola preannunciando crescia e prosciutto per quanti interverranno. Alla stessa ora alla discoteca Crico’s a Cipolleto si presenterà Orfeo Goracci, con accanto i fedelissimi, sotto le insegne della lista civica “Gubbio rinasce libera”.
In consiglio comunale, intanto, è esplosa ieri la questione delle aree declassificate e riclassificate. Francesco Gagliardi (centrodestra) ha attaccato il presidente dell’assemblea Giuseppe Biancarelli, pronto a ricandidarsi per il sesto mandato, quando ha invitato i consiglieri “a non lasciarsi intimorire” dalle parole di Gagliardi che ha posto dubbi di legimmità dopo i rilievi della Regione, fino a prospettare denunce senza escludere esposti alla magistratura.
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