Parla straniero in questa fase il mercato del Gubbio con due giocatori in prova. Dopo il difensore Corbier, già nel gruppo, da ieri pomeriggio c’è il centrocampista sloveno Jaka Kolenc, 26 anni il prossimo 23 febbraio e in arrivo dal Nd Gorica, mentre oggi andrà via l’attaccante Sorrentino destinato a titolo definitivo al Renate. Il Cesena ha messo gli occhi sull’attaccante Cesaretti che chiede il rinnovo del contratto avendo un accordo fino al 30 giugno 2020 rinnovabile automaticamente soltanto arrivando a quota 10 gol (ora è a quota 4). Il direttore sportivo Stefano Giammarioli fa il punto della situazione.
Corbier sarà il primo acquisto di gennaio?
“Credo che si farà appena vanno in porto le prime uscite. E’ un giovane talentuoso che ci piace molto. Adesso aspettiamo altri due giocatori”.
La priorità è un attaccante?
“C’è una battaglia per cercare le punte. Siamo in ballo con diverse soluzioni, si tratta di operazioni difficili e lunghe. Quelli di valore aspettano piazze più blasonate e con una classifica diversa. Vogliamo sistemare difesa, centrocampo e attacco”.
A Verona contro la Virtusvecomp, domenica prossima alla ripresa del campionato, si vedranno volti nuovi?
“Ci sto lavorando. Speriamo di prendere due-tre pedine”.
Manconi e Meli sono già tornati al Perugia e alla Fiorentina?
“Ho parlato con le due società, c’è la disponibilità a girarli altrove per trovare maggiore spazi. Sono situazioni gestite dai due club proprietari. Bisogna aspettare, difficile stabilire quanti giorni servano. Sulle entrate siamo a buon punto, ci sono degli accordi. Per l’85 per cento ci siamo, ma tutto è rallentato dalle uscite”.
Si sta rivelando più complicato cedere o acquisire?
“Per natura è sempre più difficile cedere, nel caso del Gubbio lo è ancora di più per il numero dei giocatori coinvolti”.
E’ un problema che ci sono contratti pluriennali?
“Rende tutto più complesso. E’ più semplice piazzare un giocatore a scadenza. Abbiamo anche contratti medio-alti, per cui le società interessate vogliono aiuti o chiedono ai giocatori di abbassarsi l’ingaggio”.
Notari vuole un’entrata per ogni cessione?
“La proporzione è un’entrata ogni due uscite riportando la rosa a 22 giocatori, e non fare altri investimenti. Concordo con lui. Penso che invece sarà dura portare i giocatori proponendogli solo sei mesi di contratto, a meno che ci siano situazioni di rapporti personali che per esempio ci hanno permesso di prendere Gomez e Coda”.
Vuole evitare sul mercato la corsa dell’ultimo momento?
“Lo volevo un paio di settimane fa, ma si deve lavorare per step visto quanto accaduto nell’ultimo periodo anche per l’impostazione societaria. Ora concretizziamo le uscite. Sarà un mese molto turbolento tra continui cambiamenti”.
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