La caduta del Cero di Sant’Ubaldo ha lasciato il segno sul far della sera, il 15 maggio, in via XX Settembre, poco prima del Vescovado all’altezza delle scalette, e una penduta un po’ più avanti hanno guastato la corsa del santo del patrono, con il riscatto in cima al monte Ingino nell’ultimo tratto quando i santubaldari hanno chiuso la porta del chiostro della basilica, dopo il chilometro e 800 metri in salita in 10 minuti e 4 secondi, lasciando fuori San Giorgio e Sant’Antonio nel finale da competizione.
Fino a quel momento il Cero a tinte gialle era stato perfetto, con lo sforzo dei sangiorgiari per non perdere terreno e i santantoniari attardati nell’innovativo tratto davanti alle Logge dei Tiratori dove hanno oscillato. Spettacolari la Calata dei Neri, corso Garibaldi, la Calata dei Ferranti, piazza Quaranta Martiri con la nuova pavimentazione e piena di gente, fino a San Martino, via dei Consoli e le girate della sera in piazza Grande.
Dentro il chiostro della basilica, i santubaldari non hanno raccolto l’appello di non smontare il Cero (scavjare) nell’anno del Giubileo. Forte e lungo l’abbraccio alla fine tra i Capodieci, Giuseppe Piccioloni di Sant’Ubaldo, Giuliano Baldelli di San Giorgio, Mattia Martinelli di Sant’Antonio.
I professionisti dell’ospedale di Branca hanno gestito un piano di soccorso che dalle 10 alle 13 ha visto tre punti medici avanzati (nei pressi del palazzo dei Consoli e palazzo Pretorio). Sono state messe a disposizione un’equipe soccorritori attivi in piazza Grande e quattro ambulanze (via dei Consoli, via Savelli della Porta, largo Mastro Giorgio e largo San Francesco). Al mattino ci sono stati 46 interventi sanitari, con 5 accessi al pronto soccorso del nosocomio comprensoriale. In particolare, si sono registrati un caso di crisi epilettica, un soggetto colpito da dolore toracico, 3 da sincopi, 9 da svenimenti, uno da vertigini, uno da ipertensione, 17 da attacchi di panico, uno con politrauma, 5 con traumi minori, 5 con ferite medicate e 2 colpiti da ipoglicemia.
Nel pomeriggio sono stati effettuati 24 interventi sanitari, di cui una persona da ricoverare a Branca e un altro paziente ancora in osservazione in pronto soccorso per valutazione per un eventuale ricovero. Nello specifico: 2 soggetti con dolori addominali, 2 con sincope, una lipotimia, un attacco di panico, 5 fratture o politraumi, 8 traumi minori, una ferita suturata, 2 epistassi, una ipertensione, una cefalea.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 21, sono stati presenti 2 punti medici avanzati (situati nei pressi della Porta di Sant’Ubaldo e della basilica di Sant’Ubaldo), 3 ambulanze fisse (Cappelluccia, basilica di Sant’Ubaldo e piazzale di Sant’Agostino) e una mobile che da San Francesco (presente dalle ore 15 alle 16) ha stazionato in via Gattapone (dalle 16 alle 19) e poi di nuovo a San Francesco (dalle 19 alle 21).
In totale, nel corso di tutta la giornata, sono stati effettuati 68 interventi sanitari, di cui 7 sono stati portati a Branca (al pronto soccorso o per essere ricoverati).
Oltre al personale dell’ospedale di Branca, durante la giornata hanno prestato servizio anche i medici, infermieri e autisti dei pronto soccorso di Assisi, Pantalla e Castiglione del Lago.
Ricorda ai Santubaldari che quando si chiude la porta, come è giusto che sia, la corsa e’ finita ma non la festa….S.Ubaldo dovrebbe riaprire e omaggiare insieme agli altri due…..
Ma finché ci saranno quei talebani non si cambierà mai.
Questo è il peggio dei Ceri. La personalizzazione.
Condivido,. Sottoscrivo.