Incontro ravvicinato del terzo tipo tra il sindaco Filippo Mario Stirati, il Psi con Francesco Zaccagni e il Movimento 5 Stelle che teoricamente sta all’opposizione ma è pienamente coinvolto nelle manovre politiche in vista delle elezioni di giugno per alcune questioni che riguardano l’attività del Consiglio Comunale.
Fonti interne rivelano che il sindaco Stirati teme di non avere i voti per far passare i documenti di maggior interesse, visto che Mattia Martinelli, Roberto Minelli e Alessandro Brunetti hanno lasciato la maggioranza per il Gruppo Misto pur avendo votato il bilancio. In caso di voti contrari, la maggioranza non avrebbe i numeri per approvare gli atti e così – riferiscono soggetti vicini alla coalizione del centrosinistra che stanno trattando l’eventuale alleanza per giugno – si punta al soccorso dei due consiglieri comunali grillini, Rodolfo Rughi e Mauro Salciarini.
Fanno da tramite i socialisti con gli attivissimi Francesco Zaccagni e Gabriele Damiani, l’assessore redivivo che ha trasformato di colpo in revocabili le dimissioni da lui presentate come “definitive e irrevocabili”. Zaccagni è lo stratega della linea e punta su Stirati candidato alla presidenza della Regione, trovando però su alcuni orientamenti la non condivisione del segretario regionale del partito, Federico Novelli, che secondo alcuni rumors perugini riterrebbe il gruppo eugubino troppo schiacciato su Stirati e i LeD.
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