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Suprema Sport Gubbio rinuncia al mega padel a San Marco e dirotta verso l’Ortoguidone

Il sindaco Stirati al taglio del nastro degli impianti di Padel Gubbio (foto di agosto 2020)

Non si farà a San Marco, in via Prati, il mega impianto di campi di padel, beach volley e beach tennis. Dopo il lungo tira e molla con il Comune e i risvolti in Regione, la Suprema Sport Gubbio ha deciso a sorpresa di fare un passo indietro rinunciando al mega investimento per ampliare e realizzare l’impianto sportivo-ricreativo su un’area agricola privata, dirottando altrove le proprie attenzioni.

L’Amministrazione Comunale si era fortemente impegnata, con un grosso dibattito interno alla maggioranza e sfidando anche i rumors sulla ventilata inchiesta della Guardia di Finanza, per dare il via libera all’operazione a fronte di un considerevole pacco di soldi da parte del privato. Sembrava spianata la strada, ma la vicenda ha preso tutt’altra piega perché in Regione sarebbero sorti grossi ostacoli che avrebbero indotto il privato a rinunciare.

In particolare, proprio le caratteristiche di quell’area a San Marco non sarebbero idonee così come inquadrate, al di là dell’iter agevolato dal Comune che ha studiato un vestito su misura per favore l’investimento. Sarebbero previsti adempimenti rivelatisi sostanzialmente complicatissimi, per non dire insormontabili, compresa la procedura della Valutazione ambientale strategica (Vas).

Per questo il privato ha cambiato strategia pensando a un insediamento sportivo in un’altra zona, all’Ortoguidone, dove c’è un camping con campi di calcetto, tennis e pallavolo. Ci sarebbe un’acquisizione che esclude la parte immobiliare per valorizzare l’impiantistica sportiva. Sta abortendo a quanto pare, dunque, il piano per San Marco che l’anno scorso, proprio di questi tempi, aveva mobilitato le forze politiche della maggioranza per far passare in consiglio comunale un provvedimento ad hoc mentre si parlava con insistenza delle verifiche sulle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività pubblica su un’area agricola con insediamento di impianti sportivi attraverso il Suape (Sportello unico per le attività produttive e l’edilizia).

Quell’impianto, del quale veniva chiesto l’ampiamento, veniva gestito dal 2020 come un circolo affiliato, con la formula del tesseramento. La maggioranza di Stirati l’anno scorso ha concesso l’ampliamento con una variante urbanistica in area agricola per la realizzazione del centro sportivo Suprema Sport Gubbio (variante al Prg numero 1422-2020 su proposta di deliberazione numero 16 del 29 gennaio 2021).

Con l’ampliamento erano previsti altri quattro campi di padel, uno di padelball, piscina e ristorante accanto all’attuale impianto inaugurato nel giugno 2020 alla presenza del sindaco Filippo Mario Stirati. I componenti della seconda commissione consiliare, presieduta da Francesco Zaccagni (Socialisti Civici Popolari), si erano preoccupati esclusivamente degli aspetti urbanistici interpellando il dirigente comunale Francesco Pes, con la volontà di appoggiare l’operazione anche per i soldi che l’amministrazione avrebbe dovuto incassare dalla perequazione.

La commissione non ritenne di verificare i risvolti dell’attività economica, non consultando gli uffici del Comune, in particolare l’ufficio amministrativo della polizia locale, sebbene gli stessi commissari avrebbero potuto approfondire magari coinvolgendo il responsabile dei vigili urbani, Elisa Floridi. C’è stato l’approdo in consiglio comunale di un regolamento che, collegato proprio alla Suprema Sport Gubbio, ha fissato i criteri sugli importi che il Comune puntava a incassare in base al tipo di operazione.

All’inizio c’era un forte scetticismo nella coalizione di Stirati, legato al fatto che c’è un Prg con aree classificate edificabili dove poter eventualmente prevedere insediamenti senza adottare altre varianti a discrezione delle forze politiche. Tanto più che la Giunta Stirati ha ridotto negli anni i volumi di edificabilità che adesso gestisce ripristinandone di nuovi a seconda dei casi.