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Tasso, Nafissi, Della Porta e Tognoloni non hanno dato indicazioni di voto per il ballottaggio ma ognuno comunque si muove o manda segnali

Palazzo Pretorio sede del Comune di Gubbio

Cosa faranno gli elettori di centrosinistra e di sinistra al ballottaggio tra Rocco Girlanda (a sinistra della scheda elettorale) e Vittorio Fiorucci (a destra sulla scheda elettorale)? I quattro esclusi, con le dieci liste a sostegno, hanno ottenuti tutti assieme 9.632 voti. Cosa succederà domenica 23 (il 32 seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 23) e lunedì 24 giugno (seggi aperti dalle 7 alle 15)?

I LeD (Liberi e Democratici), movimento del sindaco uscente Filippo Mario Stirati, nella riunione post-voto ha proposto di invitare i propri elettori a non recarsi alle urne. Questa posizione, che ha trovato d’accordo Stirati proiettato comunque alle prossime elezioni regionali, ha suscitato reazioni polemiche anche interne e all’esterno. Alla fine è stato diffuso un documento, firmato anche da Pd, 5 Stelle e Psi, che hanno voluto una versione edulcorata e sibillina nel non dare indicazioni di voto (questo è normale) anche specificando che non si debba concorrere alla vittoria dell’uno o dell’altro. Ma all’interno della coalizione di Tasso-Stirati ci sono sensibilità diverse e soprattutto il dibattito è aperto, anche nell’elettorato, sul peso che possono avere i simboli di partiti e movimenti che appoggiano Fioruci e Girlanda, con la considerazione che la presenza dei simboli di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia potrebbe creare qualche imbarazzo nella base di sinistra.

Nel centrosinistra anche la coalizione di Leonardo Nafissi non ha dato indicazioni, ma rumors vogliono lo stesso Nafissi e i candidati eletti impegnati a preferire Fiorucci per calcolo politico, dal momento che l’eventuale elezione del candidato della destra porterebbe un posto in più (due invece di uno) nel prossimo Consiglio Comunale.

Francesco della Porta sostenuto dai comitati ambientalisti e dal Pci ha fatto esplicito riferimento al non voto, aprendo anche in questo caso una riflessione sulle convinzioni della dirigenza e un candidato a sindaco di sinistra che qualora coinvolto come campo di riferimento farebbe appelli al voto.

Gabriele Tognoloni non ha dato indicazioni al voto e al contempo ha rimarcato il carattere di “destra destra” del candidato Fiorucci.