Che non sia una partita come le altre non v’è dubbio alcuno. Così come il fatto che il Gubbio, per la prima volta nella storia, ci arrivi addirittura davanti al Perugia. Ma i favori del pronostico, dicono dalle parti del “Barbetti”, lasciateli pure a quelli vestiti di biancorosso: domani al “Renato Curi” (ore 20,45, diretta Now TV e in chiaro su Umbria TV) Perugia-Gubbio sarà molto più di una sfida che mette in palio quello che platonicamente è oggi il primato della squadra umbra più in alto nei campionati professionistici. “Sarà soprattutto un impegno utile a testare le nostre motivazioni”, spiega Roberto Taurino, curiosamente ex della gara (ha giocato a Perugia per un anno e mezzo nella seconda metà del primo decennio del nuovo millennio). “Dicono che siamo giovani e inesperti per questo tipo di partite? Direi piuttosto che siamo curiosi di capire a che punto stiamo del nostro percorso di crescita. Un risultato positivo potrebbe darci una spinta importante e aiutarci a crescere più rapidamente. Io penso che tutti vorrebbero giocare una partita come questa e sono sicuro che i ragazzi non deluderanno le attese”.
PARTITA DIVERSA. In città si respira il clima delle grandi occasioni (quasi un migliaio gli eugubini che seguiranno la squadra), e dopotutto il buon avvio di campionato autorizza a pensare positivo. “Credo però che questa squadra non si sia ancora espressa al massimo delle proprie possibilità, e questo è l’aspetto che più mi fa essere fiducioso per l’avvenire”, spiega ancora Taurino. “Vedo ampi margini di crescita, ma bisognerà raggiungerli in fretta, perché in questo campionato nessuno ti aspetta e il livello è davvero alto. Non esistono partite scontate e non ci sono squadre più deboli di altre”. Il Perugia (che ha convocato Montevago) rientra chiaramente in questa casistica: “Squadra di valore indubbio. Ho visto le sue partite: con la Spal ha vinto 3-0, ma soffrendo. A Carpi ha perso 2-0, ma non meritava di uscire sconfitta. Domani ci sarà un clima particolare: il cambio di proprietà era molto atteso, ha generato un entusiasmo che da tempo non si vedeva. Ma quando si va in campo non si pensa a quello che succede in società e noi dovremo pensare solo a fare il nostro”.
LE ULTIME. Il Gubbio che proverà a sfatare il tabù del “Curi” (15 gare, 10 ko e 5 pari) non avrà ancora Di Massimo e nemmeno D’Avino, “che si porta dietro un problema accusato quando ancora si allenava a Napoli”. Torna però a disposizione David, in ballottaggio a sinistra con Zallu. L’altro possibile cambio rispetto all’undici che ha fermato la Ternana sabato scorso riguarda la presenza di Iaccarino al posto di Maisto nel tridente con D’Ursi (che s’è allenato a singhiozzo) e Tommasini. “Mi porto dietro qualche dubbio, ma in linea di massima siamo tutti a disposizione, tolti i due citati”. Un Gubbio che in due mesi di lavoro ha già raggiunto nelle intenzioni quello che Taurino cercava. “I nuovi si sono inseriti bene, anche perché li stiamo tenendo tutti sulla corda. In allenamento andiamo a mille all’ora: so che così facendo ci prendiamo dei rischi a livello di infortuni, ma in realtà è una decisione che ha la sua ragione d’essere. Uso una metafora per far capire come intendo io il calcio: è bello andare con la macchina della domenica a fare una passeggiata, tutta pulita e tirata a lucido, ma preferisco guidare un’auto che vada al massimo della percorrenza, magari un po’ ammaccata perché in curva ha sbandato e ha toccato il guardrail”. Niente calcoli, solo il piede sull’acceleratore: a Perugia faranno bene a prendere nota.
Probabili formazioni (“Renato Curi”, ore 20,45)
PERUGIA (3-4-2-1): Gemello; Mezzoni, Angella, Amoran; Cisco, Torrasi, Bartolomei, Giraudo; Ricci, Pallson; Seghetti. All.: Formisano.
GUBBIO (3-4-2-1): Venturi; Tozzuolo, Rocchi, Stramaccioni; Corsinelli, ROsaia, Proietti, David; D’Ursi, Iaccarino; Tommasini. All.: Taurino.
ARBITRO: De Angeli di Milano.
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