Una bruttissima figura quella di ieri (sabato 21 dicembre) al Teatro Comunale, dove nel tardo pomeriggio lo spettacolo “We all love Ennio Morricone” è andato in scena al freddo, per le temperature in sala particolarmente basse, al punto da costringere gli orchestrali a suonare con cappotti e giacconi.
Tra il pubblico c’erano soprattutto persone di fuori Gubbio. Neanche l’ombra di un politico amministratore (solitamente preferiscono le cene e i raduni dove si possa coltivare il consenso elettorale) per adoperarsi al fine di risolvere la problematica che ha lasciato una pessima immagine.
Lo spettacolo rientrava in un progetto artistico nato da un’idea di Luigi Caiola, produttore musicale e manager del maestro per 18 anni, pensato per riportare sul palco e tra la gente la grande avventura del Morricone musicista che lo ha visto uscire dal suo studio e dirigere le sue opere in concerti live, oltre 250 in tutto il mondo.
Lo spettacolo ha riproposto le musiche del Cd “We all love Ennio Morricone”, prodotto da Caiola, con arrangiamenti e orchestrazioni fedeli agli originali, eseguite dall’orchestra dei Conservatori di Perugia e Terni affiancati da musicisti che hanno accompagnato il maestro.
Lo spettacolo ha inoltre raccontato, con l’attore Luigi Petrucci e alcuni estratti della video-intervista ad Ennio Morricone “My life, my music”, l’avventura che scaturì dall’incontro tra il maestro e Caiola. Il progetto è stato realizzato dall’associazione culturale Studiolab International, impresa sociale Ets di Città della Pieve, con il patrocinio dei Comuni di Perugia, Terni, Assisi, Orvieto e Città della Pieve e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e dei Fondi per il bando “Sostegno spettacoli dal Vivo anno 2023”.
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