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Torrente: “Presto la classifica sarà diversa”. Retroscena Ramacci: si era dimesso ma Notari l’ha trattenuto

Il consigliere di amministrazione e team manager Luciano Ramacci (foto Gubbiofans)

Ha qualche rimpianto Vincenzo Torrente dopo lo 0-0 al “Barbetti” contro il Legnago che rimanda ancora la prima vittoria in campionato, ricordando l’ultima assoluta il 29 gennaio a Verona contro la Virtusvecomp e la precedente in casa il 23 gennaio contro la Triestina. “Abbiamo fatto ciò che dovevamo – ha spiegato il tecnico rossoblù – ma bisogna essere più cinici nel capitalizzare le occasioni che si creano in partite così equilibrate. Il Legnago è forte e aggressivo, meritando la classifica che ha. A noi manca innegabilmente il successo, però le prestazioni ci sono sempre state e credo pure che il percorso sin qui fatto è stato pieno di ostacoli, tra infortuni, squalifiche, giocatori arrivati in ritardo di condizione e la positività di un elemento per noi imprescindibile come Gomez. Sono sicuro che al completo siamo molto di più di quello visto finora e lo dimostreremo quanto prima. La nostra classifica migliorerà, serve solo pazienza. Intanto non abbiamo preso gol per la prima volta, concedendo quasi nulla all’avversario e facendo progressi anche sulle palle inattive dove abbiamo marcato bene. Ripartiamo da questo risultato, recuperiamo quei giocatori che per noi sono fondamentali e sono sicuro che tra qualche partita la nostra classifica sarà diversa”.

RETROSCENA RAMACCI. Aveva dato le dimissioni il team manager Luciano Ramacci dopo la sconfitta in casa con il Cesena, come anticipato dal Corriere dell’Umbria. E’ stato lo stesso consigliere di amministrazione del club rossoblù e stretto collaboratore del presidente a rivelarlo. Ha incontrato in privato il presidente Sauro Notari per comunicargli le sue intenzioni, ma il presidente ha respinto le dimissioni invitandolo ad andare avanti al di là della situazione e tenuto conto del ruolo di grande responsabilità all’interno del sodalizio occupandosi in prima linea di tutti i più importanti aspetti organizzativi. Ramacci non ha così dato seguito alla volontà di farsi da parte dietro i malumori della piazza che si aspetta dal presidente un salto di qualità nella scelta delle figure professionali. Notari dal canto suo ha sempre rivendicato la validità delle scelte effettuate in questi anni di presidenza che lo vedono fare grossi personali sacrifici per mantenere la squadra nel calcio professionistico essendo da solo a portare avanti la società.