Buone notizie per una parte dell’Umbria e meno per Gubbio dall’ultimo report sul turismo dei primi 7 mesi del 2024. Todi è la città che ha fatto registrare la crescita più importante con un incremento del 23 per cento, mentre Assisi è la città più visitata. I dati sono stati pubblicati dalla Regione Umbria sulla base di quanto comunicato da Turismatica, l’agenzia regionale che si dedica alle statistiche sul turismo.
Con oltre 826mila presenze (di cui 761mila soltanto in città) il comprensorio assisano svetta in cima alla classifica delle mete più visitate in Umbria, amato sia dai turisti italiani che da quelli stranieri. L’anno non è ancora finito e potrebbero esserci ulteriori novità in arrivo: il dato, già estremamente incoraggiante, fa lecitamente supporre che entro il 2024 la città di San Francesco potrebbe arrivare a superare il 2023 quando si registrò il record storico di turisti con un 1,4 milioni di presenze. Potrebbe essere questo un altro duro colpo al centrodestra in vista delle imminenti elezioni regionale (si continua a parlare del 17 novembre ma la data tarda a essere ufficializzata per i soliti giochi della politica).
In Umbria i turisti stranieri provengono principalmente da Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Dopo Assisi le altre città più vistate della regione sono nell’ordine Perugia, Orvieto e Todi. Gubbio arranca nelle posizioni di retrovie nonostanti taluni toni trionfalistici di megafoni. Per quanto riguarda i turisti italiani che scelgono l’Umbria, Roma, Napoli, Milano e Firenze sono le quattro principali città di provenienza.
Va bene i lavori in corso però mancano eventi, iniziative, l’illuminazione lascia molto a desiderare, i negozi del centro non brillano, altre città in salita hanno ascensori sempre funzionanti e magari anche panoramici o scale mobili, per non parlare dei bagni pubblici.