C’era anche l’ex sindaco Filippo Mario Stirati alla convention di Stefania Proietti candidata alla presidenza della Regione alle elezioni del prossimo 17 novembre. Al teatro Lyrick di Assisi in un teatro gremito per il sindaco nonché presidente della Provincia, Stirati è apparso sorridente e intento a coltivare le pubbliche relazioni nella ricerca di un posto in qualche lista per potersi candidare e far dimenticare la batosta elettorale che a giugno l’ha visto corresponsabile, da stratega più di altri, della consegna di Gubbio alla destra dopo 78 anni.
All’apertura della campagna elettorale di Proietti, l’ex sindaco ha continuato a tessere la tela per trovare sponde tra le riflessioni in corso nei vertici regionali di partiti e movimenti del campo larghissimo (Proietti viene data come cavallo vincente e salire sul carro in questo caso riesce facile al di là che poi si deve governare) sul fatto che la candidata alla presidenza vuole fare una cernita mettendo dei paletti.
La presenza di Stirati viene ritenuta da molti maggiorenti della sinistra umbra più ingombrante che altro, soprattutto dal Pd e dalla lista che si va costruendo attorno alla Proietti. Stirati teme che un posto nelle liste cosiddette minori sia rischioso per la visibilità e l’effetto sull’elettorato eugubino.
L’ex sindaco confida in qualche intervista agevolata per stare a galla nel dibattito politico, almeno finché non sarà ufficializzata la sua presenza in qualche lista che gli consentirebbe di aprire ufficialmente la sua campagna elettorale presentandosi come militante in corsa a tutti gli effetti, cosa che adesso chiaramente non può fare.
Fin qui il lavoro di Valerio Piergentili, neo coordinatore dei LeD, è stato generoso ma senza alcun risultato pratico se non aver incassato – nei suoi giri panoramici per capire l’aria che tira – una serie di dubbi e perplessità sulla nuova stagione politica per Stirati, il quale resta convinto di essere l’uomo giusto per portare un eugubino a palazzo Cesaroni. Non la pensano così a Gubbio il Pd, i 5 Stelle che hanno indicato Mauro Salciarini e il Psi che guarderà ai perugini e al tifernate Luciano Bacchetta. Stirati potrà contare sull’appoggio di quel che resta dei LeD, dall’ideologo Pavilio Panfili che da funzionario comunale potrebbe avere un ruolo di collante all’ex assessore Simona Minelli che oggi è consigliere comunale e potrebbe giovarsi di un ruolo di collaboratrice (portaborse) in caso di elezione dell’ex sindaco. Lo scenario è sicuramente ingarbugliato e pieno di incognite.
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