Esponenti del centrosinistra di sei Comuni del comprensorio eugubino-gualdese fino a Nocera Umbra, escluso Gubbio, propongono al Pd la candidatura dell’assessore gualdese Giorgio Locchi.
Con un documento condiviso escono alla scoperto Massimiliano Presciutti sindaco di Gualdo Tadino con Flavia Guidubaldi presidente del consiglio comunale e segretaria del Pd gualdese, Fabio Vergari sindaco Scheggia con Fabio Valli segretario del Pd locale e Mariella Facchini vicesindaco, Giampiero Fugnanesi sindaco di Sigillo, Lorenzo Polidori sindaco di Fossato di Vico, Andrea Capponi sindaco di Costacciaro e Massimo Montironi capogruppo del Pd a Nocera Umbra.
Gubbio è fuori dai giochi con il Pd che si diverte tra le reggenze e i commissariamenti lampo, mentre LeD e Città Futuro sono attanagliate dal dilemma attorno a Filippo Mario Stirati e Leonardo Nafissi pur tra veti incrociati eugubini e non.
“I Comuni dell’area interna nord est dell’Umbria – è scritto nel documento – non possono che chiedere di essere protagonisti concreti in vista dell’importante appuntamento elettorale con le elezioni regionali, previste per il 17 e 18 novembre. Rispondendo infatti all’appello della stessa Segreteria regionale Pd, di realizzare un progetto rappresentativo e aperto a tutti i territori umbri, il circolo Pd di Gualdo Tadino, insieme a Sindaci,
amministratori e ai circoli dei comuni di Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro e Nocera Umbra hanno fatto proprio tale obiettivo. Partendo dalla consapevolezza che i comuni montani dell’area interna nord est, pari per dignità e assetto demografico ad altre realtà umbre, necessitino di essere seriamente attenzionati e ascoltati dalla politica regionale, si è di fatto rinnovato l’impegno di questo territorio per la costruzione di una candidatura unica, forte e rappresentativa dei sei comuni, frutto di piena condivisione e di grande spirito di aggregazione. Va in ogni caso sottolineto che la responsabilità e la generosità politica da sempre dimostrata in area territoriale, fondamentale anche per i successi del pd regionale, va ad oggi rafforzata con la richiesta di una rappresentanza con pari dignità e considerazione, in virtù anche e soprattutto del particolare assetto territoriale e della densità demografica di questa area. Il lavoro portato avanti ci ha condotto in queste ultime ore ad avanzare presso la Segreteria regionale una candidatura rappresentata dalla figura dell’assessore gualdese Giorgio Locchi. La competenza di quest’ultimo unita ad una fiducia trasversale dentro e fuori il nostro territorio, dove si è distinto per essere il più votato della fascia appenninica alle ultime elezioni comunali con 606 preferenze, si mostrano motivazioni forti per una candidatura ampiamente attrattiva, che risulta essere un valore aggiunto per il Pd e per l’intera coalizione che sostiene
Stefania Proietti alla presidenza della giunta regionale. Restiamo pertanto fermamente convinti del bisogno prioritario di far valere il nostro contributo e peso politico nei termini più concreti possibili, come lo è l’inserimento nella rosa di candidati della lista regionale del Partito democratico. Ci auguriamo quindi che il nostro progetto non venga accantonato in virtù di logiche politiche che smarriscono, il più delle volte, gli effettivi bisogni di tutti i territori umbri, nessuno escluso. La marginalità che i comuni dell’area montana nord est rischiano, su tanti versanti, ma ancora di più politici, ci porta dunque a ribadire con forza la linea concertata alla quale siamo approdati, che rappresenta un esempio, non scontato, di unità , coraggio e fiducia nei nostri amministratori locali, che si guadagnano sul campo e non per fedeltà al capo di turno la fiducia e l’autorevolezza che i cittadini gli riconoscono”.
amministratori e ai circoli dei comuni di Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro e Nocera Umbra hanno fatto proprio tale obiettivo. Partendo dalla consapevolezza che i comuni montani dell’area interna nord est, pari per dignità e assetto demografico ad altre realtà umbre, necessitino di essere seriamente attenzionati e ascoltati dalla politica regionale, si è di fatto rinnovato l’impegno di questo territorio per la costruzione di una candidatura unica, forte e rappresentativa dei sei comuni, frutto di piena condivisione e di grande spirito di aggregazione. Va in ogni caso sottolineto che la responsabilità e la generosità politica da sempre dimostrata in area territoriale, fondamentale anche per i successi del pd regionale, va ad oggi rafforzata con la richiesta di una rappresentanza con pari dignità e considerazione, in virtù anche e soprattutto del particolare assetto territoriale e della densità demografica di questa area. Il lavoro portato avanti ci ha condotto in queste ultime ore ad avanzare presso la Segreteria regionale una candidatura rappresentata dalla figura dell’assessore gualdese Giorgio Locchi. La competenza di quest’ultimo unita ad una fiducia trasversale dentro e fuori il nostro territorio, dove si è distinto per essere il più votato della fascia appenninica alle ultime elezioni comunali con 606 preferenze, si mostrano motivazioni forti per una candidatura ampiamente attrattiva, che risulta essere un valore aggiunto per il Pd e per l’intera coalizione che sostiene
Stefania Proietti alla presidenza della giunta regionale. Restiamo pertanto fermamente convinti del bisogno prioritario di far valere il nostro contributo e peso politico nei termini più concreti possibili, come lo è l’inserimento nella rosa di candidati della lista regionale del Partito democratico. Ci auguriamo quindi che il nostro progetto non venga accantonato in virtù di logiche politiche che smarriscono, il più delle volte, gli effettivi bisogni di tutti i territori umbri, nessuno escluso. La marginalità che i comuni dell’area montana nord est rischiano, su tanti versanti, ma ancora di più politici, ci porta dunque a ribadire con forza la linea concertata alla quale siamo approdati, che rappresenta un esempio, non scontato, di unità , coraggio e fiducia nei nostri amministratori locali, che si guadagnano sul campo e non per fedeltà al capo di turno la fiducia e l’autorevolezza che i cittadini gli riconoscono”.
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