La destra eugubina sa che la partita elettorale delle regionali, fissate per il 17 novembre, è fondamentale come primo tagliando dell’Amministrazione Comunale di Vittorio Fiorucci dopo lo storico successo di giugno, tenuto conto che nel 2019 a Gubbio ha vinto Donatella Tesei e nel 2022 ha prevalso Giorgia Meloni.
Per questo i tre partiti e Gubbio Civica si stanno organizzando con la dichiarata intenzione di arraffare più voti possibili, al di là dell’eleggere o meno un proprio rappresentante in Regione.
Per questo la strategia vedrebbe addirittura l’ipotesi allo studio di tre candidature: quella già nota di Stefano Pascolini per Fratelli d’Italia, una di Forza Italia e una di Gubbio Civica. Resterebbe fuori da una candidatura eugubina la Lega.
Gubbio Civica sta cercando una donna per fare il ticket con Nilo Arcudi, leader del movimento civico di destra ex presidente del Consiglio Comunale di Perugia passato alla sinistra dopo dieci anni.
Anche Forza Italia starebbe cercando una donna con l’attivismo del nuovo coordinatore Antonio Manzo, ex Fratelli d’Italia che al partito della Meloni ha già portato subito via il consigliere comunale Chiara Generotti tra non poche polemiche.
Con le preferenze in ordine sparso, la destra eugubina punta ad alzare il tetto dei voti generali per aiutare la coalizione della Tesei, indipendentemente dal destino dei singoli candidati che vedrebbero ridursi drasticamente, essendo fino a tre, le possibilità di entrare a palazzo Cesaroni.
Lo stesso discorso può essere fatto a sinistra dove nella corsa al fianco della candidata alla presidenza Stefania Proietti i 5 Stelle hanno già indicato l’ex consigliere comunale Mauro Salciarini, i Socialisti andranno in ordine sparso sul tifernate Luciano Bacchetta e qualche perugino, aspettando di sapere se Filippo Mario Stirati e Leonardo Nafissi ce la faranno a trovare il posto in lista per duellare a viso aperto.
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