La prospettiva elettorale delle regionali, il 17 novembre, ruota attorno all’ex sindaco Filippo Mario Stirati che i LeD hanno lanciato in pista senza però trovare sponde, almeno fino a questo momento, e a Leonardo Nafissi che con il suo progetto diverso da quello di Stirati ha contribuito, proprio insieme alle strategie perdenti del professore, al passaggio della città in mano alla destra per la prima volta dopo 78 anni.
Stirati non sta trovando spazio nella lista di Stefania Proietti Presidente, che l’attuale sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia sta mettendo in piedi con la volontà di non avere alcun politico o ex rappresentante istituzionale all’interno. L’ex sindaco non sta trovando spazio neanche nel Pd, nonostante i colloqui e gli incontri del neo coordinatore dei LeD, l’ex assessore Valerio Piergentili, che trova porte chiuse praticamente ovunque. Ci sono due possibilità per Stirati: un posto nella lista che dovrebbe ammucchiare Italia Viva, Azione e i Socialisti, anche se in quel caso gli spazi per essere eletti sarebbero ridottissimi, oppure Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) di Fratoianni e Bonelli che al di là dello spostamento brusco ancora a più verso i “talebani” della politica (anche se i toni e le solite battaglie di retroguardia contro i poteri forti potrebbero far propendere per quella collocazione diventata per lui più naturale) potrebbe accoglierlo ma pure qui con complicate possibilità di farcela. Forse anche per questi scenari che Stirati appare ancora più nervoso con certi comunicati che, fatti apposta insieme a qualche intervista studiata a tavolino per avere visibilità, attaccano da tutte le parti come già fece la sera del 23 maggio in campagna elettorale al centro servizi Santo Spirito danneggiando pesantemente Alessia Tasso, sulla quale vorrebbe scaricare tutte le responsabilità della sconfitta elettorale (perfino a Perugia hanno ormai capito che il vero responsabile è proprio il professore).
Leonardo Nafissi sta alla finestra, avendo anche qualche situazione interna di cui tenere conto perché una parte di Città Futuro pensa a una svolta con la linea giovane lanciando Jacopo Cicci, il più votato alle elezioni comunali di giugno. Nafissi temporeggia. Potrebbe pensare a un’apertura del Pd di Gubbio che però ha già fatto sapere di non volere ricandidare chi lo è già stato: Nafissi è stato candidato alle regionali del 2019 sotto le insegne dei LeD nella lista di Andrea Fora. Anche per lui lo scenario è complesso, soprattutto per puntare all’elezione a palazzo Cesaroni che è l’unica cosa che conta.
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