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Biancarelli apre la sfida: “Stirati merita la riconferma nel 2019”

Presidente Biancarelli, quale impronta sta lasciando, a suo avviso, questa Amministrazione Comunale?

“Chiamata con largo consenso ad assumere il governo della città dopo un autentico disastro amministrativo e una profonda crisi morale culminati in un lungo periodo di commissariamento, questa Amministrazione – pagando molti debiti – ha ricondotto il Comune nella normalità e lo ha rilanciato con nuovi investimenti anche immateriali, nel periodo della crisi economica più nera con i Comuni ridotti al lumicino”.

Come valuta il contributo del Consiglio Comunale?

Positivamente, di grande imparzialità ed efficienza. Non è più il consiglio di un tempo che, ad ogni riunione, discuteva a vuoto fino a notte fonda senza decidere. Adesso alle 20 si va sempre a cena avendo ultimato i lavori. Spicca la coesione della maggioranza e il senso di responsabilità delle opposizioni. Pratiche importanti sono state approvate in tempi record”.

Lei con cinque mandati vanta una lunga esperienza di consigliere comunale: quanto pesa il livello di conflittualità tra le forze politiche anche rispetto al passato?

“La conflittualità pesa soprattutto all’interno di alcune forze politiche facendole procedere a zig-zag, in maniera acefala, senza testa, come ben testimonia il caso del Pd, non soltanto a livello locale. Una conflittualità lontana dagli interessi reali delle persone e legata al posizionamento e al potere di singoli personaggi e della loro corte”.

Liberi e Democratici, di cui lei è un leader riconosciuto, ha già confermato la fiducia a Filippo Mario Stirati per la ricandidatura: è un passaggio scontato?

“E’ una scelta giusta. Filippo Stirati è persona di specchiata moralità, di totale autonomia ed esperienza che, con generosità, ha bene assolto l’onere di guidare il Comune in una situazione terribile. E’ dotato di vastissima cultura, qualità  rara in politica ma indispensabile per il sindaco di Gubbio”.

Stirati sta onorando tutti gli impegni assunti quattro anni fa?

Sicuramente sì. Anzi, sta andando ben oltre se si tiene conto, in particolare, del quadro terrificante in cui ha iniziato a operare: parcheggio di San Pietro, Gubbio Cultura, discarica, Prg, situazione economica eccetera”.

Pensa che la coalizione del 2019 sarà la stessa che ha vinto le elezioni amministrative nel 2014?

“La coalizione del 2014 costituisce una solida base di partenza per aprire un dialogo responsabile, e non certo mostruose avventure, con chi ha veramente a cuore il bene di Gubbio”.

Il Pd si sta orientando, a quanto pare, a un accordo con la vostra coalizione: siete pronti a fare l’alleanza ospitando anche il simbolo?

“Nessuna preclusione. Tutti sono i benvenuti, movimenti civici e forze politiche a noi affini. Pur nelle oggettive diversità, si dovrà dialogare anche col Movimento 5 Stelle dal quale non sono mancati segnali di attenzione e responsabilità, come conferma la mia elezione a presidente del Consiglio Comunale avvenuta con il concorso dei loro voti. Siamo contrari alla politica delle pregiudiziali testimoniata, per esempio, dal ‘senzadime’ di alcuni epigoni del Pd che ha spalancato le porte del governo alla destra leghista. Nessuna preclusione, dunque, neppure nei confronti del Pd o della sua parte migliore. Quel Pd, in vistoso e forse irreversibile calo di consensi che ha colpevolmente commissariato il Comune, apostrofandoci come ‘bucciotti’ ed estromettendoci in maniera politicamente grave dal Consiglio Regionale, privato così di un contributo fondamentale anche per Gubbio, proprio durante il quinquennio legislativo 2015-2020 che brilla per l’assenza di risultati”.

Si profila un’altra coalizione di sinistra alternativa, oltre a 5 Stelle e centrodestra: chi teme di più?

“Chi è libero davvero e non è un professionista della politica, col cumulo di privilegi e vitalizi che ne consegue, non teme nessuno. Non teme né i populisti improvvisati amministratori e neppure chi, non avvedendosi della trave che lo sovrasta, denigra l’operato di coloro i quali da quattro anni faticosamente operano per rimettere a posto le macerie che ha lasciato”.