Sul caso Cecili s’intrecciano la posizione della Giunta Stirati, le normative e i regolamenti comunali con risvolti tutti da verificare con le segnalazioni alla magistratura perugina che potrebbe decidere di fare chiarezza sulla vicenda. Lucia Cecili è una funzionaria del Comune di Gubbio con posizione organizzativa all’ufficio tributi, dopo il trasferimentodai servizi demografici, ed è imputata con l’accusa di associazione a delinquere e altri reati al processo Trust che coinvolge l ex sindaco Orfeo Goracci e altri. Il Comune è costituito parte civile al processo di primo grado in corso al tribunale di Perugia.
“Le vicende giudiziarie pregresse – fanno sapere Stirati e gli assessori – non riguardano l’attuale amministrazione che attende il pronunciamento della magistratura. La posizione organizzativa attribuita alla Cecili e assegnata dalla dirigenza del settore finanziario, in assoluta autonomia, non si configura come incarico fiduciario ma corrisponde a una valutazione legata alla professionalità e competenza della Cecili. E’ inesistente l’ipotesi di un presunto ruolo dirigenziale e la sua richiesta di trasferimento al Comune di Pietralunga è stata suffragata da motivazioni personali”.
La situazione è spinosa, ricordando come negli enti pubblici esiste un regolamento che prevede, per poter partecipare ai concorsi ed essere assunti, di non avere procedimenti penali per reati contro la pubblica amministrazione. La Giunta Guerrini nel 2011 ha mantenuto la Cecili in stand by presso gli uffici anagrafici, senza penalizzazione né sviluppi di carriera, mentre la Giunta Stirati subentrata nel 2014 ha deciso di accoglierne la richiesta spostandola ai tributi dove c è stata la possibilità di ottenere l’incarico di responsabilità con aumento dello stipendio. La nomina a mini-dirigente è da considerarsi fiduciaria poiché non assegnata per rigorosi criteri concorsuali ma con valutazioni discrezionali sui titoli culturali e le capacità personali, e tra le funzioni principali del mini-dirigente c è che deve controllare il rispetto delle leggi da parte del personale assegnato. Cecili è accusata di reati contro il Comune e lo stesso Comune, che l’ha promossa mini-dirigente, è parte civile nel processo.
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