La notizia che servirà la Valutazione di impatto ambientale (Via) per prendere una decisione rispetto alle richieste di autorizzazione a usare Css alla cementeria Colacem di Ghigiano e trattamento rifiuti con ampliamento alla Maio Tech di Padule, decisa dalla Regione che ora si dovrà pronunciare su analoga richiesta della cementeria Barbetti per lo stabilimento di Semonte, sono state accolte favorevolmente dal sindaco Filippo Mario Stirati, il vicesindaco Alessia Tasso, il gruppo consiliare della Lega e Marzio Presciutti Cinti, per il quale si è aperta una questione dopo l’esternazione di Carlo Calenda fondatore del partito Azione nel quale è confluito l’ex candidato a sindaco del centrodestra.
“Un risultato davvero importante – sottolineano Stirati e Tasso – al quale tenevamo e per il quale ci siamo da tempo impegnati. A chiedere la Valutazione di impatto ambientale a tutela della salute dei cittadini era stato, nei mesi passati, tutto il Consiglio Comunale: oggi esprimiamo grande soddisfazione e apprezzamento per una scelta che riteniamo più che mai opportuna. La Valutazione di impatto ambientale implicherà ora un percorso partecipativo che consentirà di sviscerare la problematica da tutte le angolazioni a tutela e salvaguardia di molteplici esigenze, a cominciare dall’ambiente e dalla tutela della salute delle eugubine e degli eugubini”.
Per la Lega “si conferma quello che abbiamo sempre sostenuto – affermano i consiglieri comunali Angelo Baldinelli, Michele Carini e Stefano Pascolini – ovvero che si trattava di una questione tecnica e non politico-ideologica. La richiesta dell’utilizzo del Css è legittima perché prevista dalle normative europee e nazionali, ma come da noi affermato nella nostra mozione del giugno 2020, l’utilizzo del Css deve essere dettata da una valutazione su dati chiari e incontrovertibili, che supportino esclusivamente scelte basate sul miglioramento dell’ambiente, a tutela della salute pubblica, senza pregiudizi ideologici o strumentali. Si conferma inoltre che la richiesta di utilizzo del CSS non riguarda la chiusura del ciclo dei rifiuti, come ancora oggi viene affermato da certe forze politiche. Vorremmo poi sottolineare – prosegue il gruppo consiliare della Lega – che a seguito del nostro comunicato dello scorso marzo, sopra le parti e coerente con la posizione già espressa un anno prima nella nostra mozione, siamo stati oggetto di pesanti attacchi e strumentalizzazioni, che alla luce della scelta della Regione sulla Via si sono dimostrate del tutto infondate. Con le demonizzazioni ideologiche non si affrontano né si risolvono problemi così complessi”.
Fa discutere in queste ore un tweet di Carlo Calenda sul Css: «Classico esempio di economia circolare che va avanti da tantissimi anni. Se iniziamo a mettere i veti anche su questo come andremo a finire?». Il problema è che Marzio Presciutti Cinti già candidato a sindaco del centrodestra nel 2019 è appena passato con Azione di Calenda riaffermando il suo no al Css. Ora avrebbe confidato di essere pronto a cambiare ancora partito. “Non credo possa essere un tweet – scrive Presciutti a vivogubbio.com – a definire la linea politica di un partito su un tema tanto complesso e centrale come quello dello sviluppo sostenibile. Azione è per sua stessa costituzione un partito Liberale e Riformista, che raggruppa anime diverse; uniti e dialoganti soprattutto quando abbiamo idee differenti, ma sempre coerenti sui nostri Principi. Il grande capitolo dell’economia sostenibile, un pilastro del Next Generation EU (il nostro PNRR) è anche all’attenzione del nostro partito, che non banalizza, ma approfondisce una visione moderna di creazione del valore, nel rispetto della salute e dell’ambiente. Sono sfide enormi poste al centro delle agende dei paesi più evoluti e noi tutti sappiamo che non possono risolversi nei vincoli dei pochi caratteri concessi da Twitter. Le sfide che ci attendono sono altre e ben più complesse. In tema di rifiuti, per esempio, dobbiamo concentrarci su tariffazione puntuale, su sistemi moderni di trattamento delle materie prime seconde differenziate, su una fiscalità che favorisce la reingegnerizzazione degli imballi pro-differenziata. Insomma, proviamo ad osservare chi fa meglio di noi, in un contino dibattito e approfondimento, sostenendo la ricerca, con l’obiettivo di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato, ricercando il valore per la collettività e non per interessi particolari di brevissimo periodo. La decisione di assoggettare a VIA (valutazione di impatto ambientale) la domanda promossa dalle tre aziende interessate va nella direzione giusta, soprattutto perché impone un dibattito ampio e partecipato che non vedrà Azione come un semplice spettatore. Tutti noi sappiamo che Gubbio è una città particolare, che vive questi temi con una apprensione e preoccupazione maggiore rispetto ad altre parti di Italia. Ho invitato Carlo Calenda da noi a Gubbio, vedrete che appena potrà sarà qui con noi”.
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