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Intelligenza artificiale, gli studenti del “Mazzatinti” incontrano due esperti di livello internazionale

La sede di via dell'Arboreto del polo liceale "Giuseppe Mazzatinti" dove c'è l'indirizzo Artistico

Intelligenza artificiale: se ne parlerà all’indirizzo Scientifico del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”, mercoledì 10 gennaio presso la sede in via dell’Arboreto dove gli studenti delle classi terze e quarte incontreranno il professor Emanuele Frontoni, ordinario di informatica all’università di Macerata e co-director del Vrai (Vision robotics & artificial intelligence lab) e il ricercatore Riccardo Rosati, del dipartimento di ingegneria dell’informazione presso l’università politecnica delle Marche, per confrontarsi sulle opportunità e le sfide.

Il professor Frontoni svolge attività di ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della computer vision, dell’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata e degli spazi sensibili e delle digital humanities. Per il secondo anno consecutivo è stato inserito nella lista della Stanford University tra quel 2 per cento di scienziati maggiormente influenti nella comunità scientifica. È autore di oltre 250 pubblicazioni internazionali e collabora con numerose aziende nazionali ed internazionali in attività di trasferimento tecnologico e innovazione. È un esperto per la Commissione Europea nelle valutazioni di progetti H2020, Horizon Europe, Ipcei, Cis e Msca, ed è attualmente coinvolto in vari progetti europei. È membro dell’European Association for Artificial Intelligence, della European AI Alliance e della International Association for Pattern Recognition.

Rosati è docente del corso di programmazione di videogame e di sistemi di realtà virtuale presso l’università politecnica delle Marche. Fa parte del Vrai Lab e i suoi temi di ricerca includono l’applicazione dell’informatica, dell’intelligenza artificiale e dei sistemi di realtà estesa nei settori delle scienze della vita e dell’industria. È autore di pubblicazioni in riviste scientifiche internazionali e collabora attivamente con gruppi di ricerca – quali il gruppo Ayrna dell’università spagnola di Cordoba – e aziende nazionali e internazionali.