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La B resta a 19. Serie C, ecco i gironi: il Gubbio ritrova la Ternana

Una fase di gioco di Gubbio-Ternana dello scorso 12 agosto, gara del Memorial Mancini (ternanacalcio.com)

La montagna ha partorito un topolino. O per meglio dire, alla fine tanto clamore ha finito per dissolversi in fretta sull’altare di interessi evidentemente superiori. Perchè il campionato di Serie B 2018/19 sarà a 19 squadre (adesso c’è la conferma definitiva), “zoppo” come un pò lo è stata tutta l’estate del pallone che ha consegnato agli annali l’ennesimo pasticcio all’italiana. Niente ritorno al format a 22 squadre, quello previsto dalle NOIF e che stando al regolamento federale poteva essere modificato soltanto entro il 30 giugno scorso (e sarebbe scattato a partire dal campionato 2020/21). Il “golpe” del commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, che con una decisione senza precedenti lo scorso 19 agosto impose il blocco dei ripescaggi (la B aveva perso per strada Bari, Cesena e Avellino) venendo incontro alle richieste dei presidenti di Serie B, che in quel modo avevano intravisto il modo per spartirsi ulteriori 15 milioni di euro della torta dei diritti TV (pressappoco 700mila euro a società). La Lega Pro ha atteso a lungo di sapere come sarebbe andata a finire la vicenda, col ricorso presso il Collegio di Garanzia del CONI, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, che in realtà ha lasciato ttuto immutato, dichiarando “inammissibile” la richiesta presentata dalle squadre rimaste escluse (Entella, Robur Siena, Ternana e Pro Vercelli oltre a Catania e Novara). Resta un solo appiglio, quello del ricorso presentato dal Catania al TFN (verrà discusso nella giornata di mercoledì 12 settembre), ma la sensazione è che ormai la parola fine sia stata scritta, col TAR del Lazio che al più potrà obbligare la FIGC a risarcire a suon di milioni le squadre rimaste escluse qualora dovessero andare avanti nelle sedi competenti (e salvo sorprese lo faranno tutte).

GIRONE NOSTALGIA. Gabriele Gravina, presidente di Lega Pro, ha preso atto che la sua Serie C vedrà ai nastri di partenza 59 squadre, suddivise dunque in due gironi da 20 squadre e uno “zoppo” da 19. In fretta e furia nella giornata di mercoledì 12 settembre verranno resi noti i gironi e i calendari, con le gare della prima giornata probabilmente in calendario per domenica 16. Si terrà dunque conto della vicinanza geografica, venendo incontro alle esigenze delle società, programmando numerosi derby già nella giornata d’apertura. Il Gubbio è stato inserito nel girone B, quello che racchiude le formazioni del Nord-Est e Centro Italia con venete, emiliano-romagnole, marchigiane, alcune lombarde più Teramo e SudTirol. Un raggruppamento che a leggere i nomi delle rivali richiama terreni di grande fascino e tradizione, con squadre importanti pronte a darsi battaglia sin dalle primissime giornate. Questa la composizione: Albinoleffe, Fano, Feralpisalò, Fermana, Giana Erminio, Gubbio, Imolese, Monza, Pordenone, Ravenna, Renate, Rimini, Sambenedettese, Sudtirol, Teramo, Ternana, Triestina, L.R. Vicenza Virtus, Virtus Vecomp Verona, Vis Pesaro. La formula rimarrà la stessa delle ultime annate: promozione diretta in B per la prima classifica, play-off per le formazioni dalla 2a alla 10a piazza, retrocessione diretta per l’ultima con play-out dalla 16a alla 19a per decretare altre due retrocessioni.