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Lupini attacca sull’illuminazione pubblica: “Promesse non mantenute, persi 2 milioni di euro”

Il consigliere comunale di Gubbio Libera-Rifondazione Pavilio Lupini interviene con una nota in merito alla variazione di bilancio approvata ieri durante il consiglio comunale, passata con 13 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti. “Quella che era stata annunciata come una modesta, per certi versi insignificante, variazione di bilancio in realtà durante la discussione in Consiglio Comunale ha consentito di evidenziare aspetti degni di nota. Ben 270mila euro sono stati incassati in più rispetto al previsto, dal fronte delle sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada. Tali risorse aggiuntive saranno parzialmente impegnate per la manutenzione ed è proprio il caso di dire che ,se finalmente saranno sistemate aree verdi o buche sulle strade, saranno stati gli stessi cittadini ad aver direttamente finanziato tali opere. Era ampliamente prevedibile che le nuove regole di circolazione nel centro storico sarebbero servite all’Amministrazione per fare cassa, senza alcuna preoccupazione per le ripercussioni sulle tasche dei cittadini. Diverse decine di migliaia di euro saranno impiegate per predisporre tutte le certificazioni necessarie all’ottenimento dell’agibilità per la parte dell’immobile denominato “ex seminario” che dovrà ospitare i corsi della LUMSA. Dopo le inaugurazioni pensavo che il nuovo anno accademico sarebbe finalmente partito ma forse, per negligenza o incapacità dell’Amministrazione comunale, dovremo ancora ritardare l’effettivo inizio dei corsi universitari”.

ILLUMINAZIONE, CONTO SALATO. Lupini osserva però la parte relativa alle spese per l’illuminazione pubblica, in salita rispetto al passato: “La sorpresa maggiore per me è arrivata dal fronte della pubblica illuminazione: all’inizio del mandato l’assessore al bilancio comunicò in commissione che, già dal 2014, sarebbe partito un progetto di risparmio energetico, consistente nella sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a basso consumo. Nell’esprimere allora la mia condivisione, feci notare che c’era già un percorso iniziato ma che , secondo me erano necessari più mesi di tempo per ottenere l’obiettivo. Oggi scopro, alla fine del mandato e dunque trascorsi ben cinque anni, che nulla è stato fatto, o meglio, che tutte le strade intraprese non hanno prodotto alcun esito. L’assessore ha fornito cifre che da sole parlano chiaro: il costo attuale del servizio è di circa 800mila euro e potrebbe scendere a circa 350mila euro all’anno. Fatti i conti in questi cinque anni avremmo dovuto risparmiare 2 milioni di euro invece, oltre al danno anche la beffa, nella variazione di bilancio si è previsto di spendere altri 25 mila euro per incaricare qualche tecnico esterno al comune, per predisporre un nuovo progetto. Si sta partendo da zero, si sono persi due milioni e l’Amministrazione semplicemente scarica tutto sulla burocrazia”.