Rimani aggiornato su tutti gli eventi di Gubbio!

Meteo, allerta arancione prorogata di 24 ore. Niente mercato martedì 6 novembre

Meglio del previsto oggi, ma con allerta arancione prorogata per altre 24 ore in tutto il territorio regionale. La Regione Umbria e la Protezione Civile hanno deciso di diramare un nuovo bollettino meteo, indicando possibili criticità non solo nella giornata di oggi, venerdì 2 novembre, ma anche nelle prime ore di sabato 3 novembre. Non è mai troppa la prudenza pensando alle immagini rilanciate negli ultimi giorni da TV e siti internet, con molte aree del Nord Italia (soprattutto le Dolomiti) flagellate da temporali, fulmini e soprattutto da raffiche di vento di fortissima intensità. Oltre al comune di Livinallongo, gemellato con Gubbio, si segnalano danni anche in altre zone molto care agli eugubini: a Canazei fango e detriti hanno invaso le vie di collegamento per raggiungere i passi, Passo San Pellegrino e il Passo Rolle sono stati riaperti dopo oltre 24 ore di forzata chiusura, nelle Valli di Primiero si contano tantissimi alberi abbattuti e alcuni danni di entità per fortuna abbastanza contenuta alla casa San Pio X di Tonadico, meta estiva abituale da decenni delle parrocchie di San Secondo e Madonna del Ponte.

MERCATO RIMANDATO. A Gubbio è stato rimandato a data da destinarsi l’appuntamento settimanale del mercato in piazza Quaranta Martiri, previsto martedì 6 novembre. In questo caso però nessuna allerta meteo particolare, ma piuttosto la necessità di provvedere a stretto giro di posta a un intervento di messa in sicurezza degli alberi nei “giardinetti” della piazza dopo che nei giorni scorsi una pianta secolare è stata letteralmente divelta dal vento. Al riguardo, il ponte di Ognissanti certo non ha aiutato nel procedere con i controlli del caso: l’albero abbattuto fa ancora “bella” mostra di se in un’area che è stata completamente transennata e vietata al transito dei pedoni. Sui social non mancano lamentele per il ritardo con il quale tecnico e addetti ai lavori interverranno nella zona per rimuovere la pianta e soprattutto garantire che non vi è alcun rischio di ulteriori crolli.