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Mostra del Tartufo, le associazioni esultano e il Comune tira avanti: “Rinnoveremo il format”

A sentire le istituzioni tutto è andato bene. Benché l’edizione numero 37 della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di Gubbio e dei prodotti agroalimentari, a detta di coloro che ne hanno seguito passo per passo l’allestimento prima e lo svolgimento poi, non possa certo annoverarsi tra gli appuntamenti più “indimenticabili” che la storia della mostra ricordi. Un’edizione che certamente qualche spunto interessante lo ha dato, a cominciare dall’unico vero “settore” che ha funzionato, gestito in prima linea dalle Associazioni Host, La Medusa e Iridium. “Il contributo dato da queste associazioni alla mostra è stato a dir poco fondamentale”, ha commentato il sindaco Filippo Mario Stirati. “La sinergia tra pubblico e privato è una realtà ormai consolidata e che dimostra di funzionare. Il nuovo modello comunicativo introdotto in questo contesto e sperimentato per la prima volta ha introdotto grandi novità da sviluppare e incentivare. È necessario che la città si apra a modelli che abbraccino un intero territorio, peraltro già sperimentati altrove, come ad esempio nel Tartufo delle Langhe, inserendo la mostra nei progetti di area vasta e area interna, facendo rete sul’intero territorio dell’Appennino centrale e puntando alla certificazione dei prodotti tipici locali”.

FORMAT DA RINNOVARE. A ribadire che la formula della “vecchia” formula, quella cioè degli stand racchiusi in una singola area, è ormai superata è stato invece l’assessore al turismo Oderisi Nello Fiorucci, confermando quanto già detto durante la prima riunione convocata “d’urgenza” mercoledì 7 novembre presso la sede della Comunità Montana, alla presenza dei pochi espositori eugubini che chiedevano spiegazioni dopo il flop della rassegna in fatto di incassi, promozione e presenze. “C’è un impegno concreto da parte del Comune di Gubbio per farsi promotore di un format innovativo che ha mosso quest’anno i primi passi, supportando con la logistica e l’organizzazione tale impostazione”. Nelle intenzioni di Fiorucci c’è la volontà di inserire già nel bilancio di previsione una parte significativa di liquidità da destinare alla promozione dell’evento sin dai primi mesi del 2019.

ASSOCIAZIONI SODDISFATTE. Il progetto “Gubbio Terra di Tartufo”, chiamato a valorizzare tutta la mostra, è stata una delle poche note davvero liete: “La valenza propulsiva della sinergia tra le tre associazioni private e l’ amministrazione comunale – ha spiegato Gloria Pierini di Host – è stato il modello vincente di promozione turistica.  La nostra volontà è quella di andare avanti, senza  essere strumentalizzati dalle polemiche di questi giorni. Voglio sottolineare la condivisione della “mission” delle tre associazioni, con obiettivi comuni, con la promozione turistica della città e del territorio attraverso le diverse competenze:  attività culturale e di convegni, promozione dei prodotti tipici, dell’artigianato e della gastronomia, promozione delle attività imprenditoriali e ricettive.  Ha riscosso  grande consenso  l’evento  “Il grande show cooking”, modello innovativo per superare la tradizionale cena di gala, basato sull’idea della “food experience”, già proposta a Gubbio con successo. L’idea coniuga l’esperienza gastronomica con la sperimentazione e la sua narrazione. Importante la presenza di personalità quali Simone Rugiati e Gennaro Esposito, che attraverso i loro profili social hanno amplificato la comunicazione sulla mostra e gli eventi collegati.    Fondamentale la cura della comunicazione social, affidata anche ad alcuni “tour blogger” con un bilancio estremamente positivo in termini di numero di visualizzazioni di comunicati, video e immagini: questo nuovo modello può fare la differenza e rendere gli eventi competitivi”. Elisa Polidori di La Medusa, nel ringraziare l’amministrazione comunale per aver creduto nel progetto proposto e per il sostegno assicurato a vari livelli, ha ribadito l’importanza degli eventi tematici finalizzati alla conoscenza e valorizzazione della città,  con “Le vie dei Sapori”, come esperienza itinerante per i visitatori e occasione di lancio e visibilità per le attività cittadine, un’idea che confidiamo di poter sviluppare e attuare anche nelle prossime edizioni”.