Il Pd pressa Stirati sull’alleanza ed entrano nella partita delle urne a maggio per il Comune anche le elezioni del 3 febbraio per il consiglio provinciale di Perugia. Il sindaco ha respinto la candidatura del piddino sindaco gualdese Massimiliano Presciutti, sostenuto da Andrea Smacchi e che peraltro con Stirati ha avuto ripetute occasioni per polemizzare. Stirati ha informato il segretario provinciale del Pd, Leonardo Miccioni, che la maggioranza di Gubbio schiererà un proprio rappresentante con la scelta caduta su Stefano Ceccarelli di Sel, 56 anni, già consigliere provinciale dal 2004 al 2009 con i Comunisti Italiani, per la prima volta nel 2006 in consiglio comunale e nel tempo a sostegno di schieramenti diversi. Questa mattina Ceccarelli ha accettato la candidatura. In queste ore Presciutti ha fatto sapere di ritirare la propria ricandidatura.
QUANTE MANOVRE. Smacchi si sta rendendo conto che l’accordo con il gruppo del sindaco è complicato, perché nella stessa maggioranza ci sono perplessità perfino sull’appeal del simbolo del Pd, e allora sta valutando l’alternativa proponendosi di sciogliere il nodo entro la prossima settimana: una coalizione civica a guida Pd (contatti con Lorenzo Rughi, ex assessore di Stirati, e Rodolfo Rughi, nel 2104 candidato a sindaco dei 5 Stelle) puntando su Giordano Mancini, l’attuale assessore al Bilancio che però non sembra intenzionato a opporsi al sindaco, oppure su un esponente piddino (ipotesi Virna Venerucci, consigliere comunale). Intanto, la lista civica Scelgo Gubbio sta cercando nuovi sostegni e potrebbe entrare il trentasettenne ingegnere Matteo Costantini che si è dimesso dall’unione comunale del Pd (Smacchi ha congelato le dimissioni).
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.