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Verso le elezioni: mai così tanti candidati al Consiglio Comunale e spaccatura a sinistra e nella destra

L'aula consiliare di palazzo Pretorio sede del Comune

Mai tante liste (19) e mai così tanti in corsa per il Consiglio Comunale (341 per 24 posti), con gli stessi (6) candidati a sindaco del 2019: questa la corsa elettorale a Gubbio per la successione di Filippo Mario Stirati, che dopo due mandati passa la mano. Il centrosinistra è diviso in quattro candidature distinte e distanti, tra il vicesindaco Alessia Tasso che con orgoglio difende la continuità avendo come novità assoluta gli alleati Pd e 5 Stelle, nell’ultimo decennio all’opposizione, oltre ai civici LeD e ai Socialisti; Leonardo Nafissi di estrazione Pd e nel 2019 candidato dell’attuale maggioranza alle regionali con tre liste; Gabriele Tognoloni con una lista e il sostegno dell’ex sindaco Orfeo Goracci che ha deciso di non ricandidarsi; Francesco della Porta espressione dei comitati ambientalisti alleati con il Pci. I quattro hanno condiviso all’inizio il tavolo del campo largo per poi litigare e separarsi tra scambi di accuse. Il centrodestra è diviso tra i partiti di governo che stanno con Vittorio Fiorucci per cinque liste in tutto e Rocco Girlanda, già parlamentare di Forza Italia e sottosegretario di Stato, che è alla testa di un progetto civico trasversale con quattro liste.

I temi più dibattuti, nell’aspro confronto senza esclusione di colpi tra accuse e veleni, sono lo sviluppo economico e occupazionale per rilanciare l’economia, le infrastrutture con le storiche problematiche della viabilità, il rilancio del centro storico con i contenitori da lungo tempo in disuso, la macchina comunale, i progetti del Pnrr da completare. Da qui a sabato all’apertura delle urne potrebbe essere anticipato dai candidati a sindaco qualche componente della giunta in caso di vittoria, come annunciato da Alessia Tasso.