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Calcio dilettanti, il caso Branca scuote l’Eccellenza

La bella favola del Branca sta per finire, oppure rischia seriamente visto che finché le scelte non sono definitive tutto può succedere. A sentire le indiscrezioni sulle telefonate che sono arrivate ai tesserati, al quali viene annunciato il disimpegno rispetto al prossimo campionato di Eccellenza, si profila lo scenario che di fatto prospetta l’azzeramento del club eugubino, come anticipato da vivogubbio.com.

C’è chi già prevede una ripartenza dalla Seconda categoria, pur se i tempi sono prematuri e magari nei prossimi giorni potrebbero essere fatti dei tentativi per scongiurare l’irreparabile. La realtà dell’Asd Branca 1969, espressione della frazione a est del territorio comunale al confine con Gualdo Tadino con oltre 800 abitanti, si è tolta in questi anni parecchie soddisfazioni, ben figurando nella serie A dell’Umbria per tre stagioni consecutive, senza considerare quella sospesa per Covid nel 2020-2021 dopo una giornata, aggiudicandosi anche la Coppa di categoria nella stagione scorsa, dopo essere ripartita a giugno 2018 con la denominazione Branca a seguito della separazione con il Fontanelle, iscrivendosi al campionato di Promozione.

Alle spalle della prima squadra si è fatta apprezzare molto anche la Juniores, protagonista quest’anno di una stagione culminata con il trionfo nei playoff nel campionato regionale A2 e la conseguente promozione in A1. Fin qui l’unico annuncio ufficiale è la separazione dall’allenatore Andrea Lisarelli, al quale il club ha riconosciuto “professionalità, passione e impegno che hanno portato a grandi successi”. Tutto ruota attorno alla figura di Fausto Fioroni, da 25 anni leader della società oggi come presidente onorario, in prima linea per passione, entusiasmo e disponibilità. Il quadro è mutato, a Branca si parla con insistenza di un ciclo concluso e di voltare pagina dovendo a malincuore rinunciare al proseguimento di quest’avventura tanto straordinaria quanto economicamente impegnativa per il livello dell’Eccellenza.

La composizione del prossimo campionato di Eccellenza si lega, intanto, anche al destino del Terni Fc, arrivato secondo e impegnato contro i sardi dell’Ossese nelle semifinali degli spareggi nazionali per salire in Serie D (l’andata è finita 0-0: domenica prossima 2 giugno la gara di ritorno). Se i ternani verranno promossi, gli subentrerà la Pontevecchio che ha perso la finale dei playoff di Promozione con il Cannara. Un eventuale secondo posto libero verrebbe assegnato alla vincitrice della Coppa di Promozione, che però in questo caso è la Pietralunghese già promossa avendo vinto il girone A: si attingerebbe, quindi, dalla graduatoria dei ripescaggi, i cui criteri generali e particolari sono fissati nel comunicato numero 67 del 18 novembre 2023. Il prossimo 19 giugno, alle 18.30, scadrà il termine utile per la presentazione delle domande di ripescaggio.

Nel comunicato federale sono evidenziati i criteri valutativi generali e le preclusioni che hanno priorità rispetto al diritto di ammissione. Nei criteri per la graduatoria si parla di tre anni ininterrotti di iscrizione ai campionati (esclusa Juniores) e della posizione in classifica per ognuna delle ultime tre stagioni con l’attribuzione di punteggi fissati in una tabella, con tutta una serie di requisiti e casistiche che andranno a determinare la graduatoria dalla riammissione o ripescaggio in Eccellenza, Promozione e Prima categoria. Ci sono altri risvolti, come la disciplina, le squalifiche del campo e le altre formazioni (vedi la squadra femminile). Escluse le retrocesse direttamente e le società che risulteranno non aver ottemperato le eventuali pendenze economiche passive con il Comitato. Il combinato di più fattori, rispetto ai criteri generali e particolari, determinerà appunto dalla graduatoria dalla quale attingere, tenuto conto che comunque l’eventuale primo posto libero per l’Eccellenza sarà ad appannaggio della Pontevecchio.