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Gubbio a Terni con fiducia. I tifosi preparano la trasferta, Sandreani pensa alle conferme

Capitani schierati prima di Gubbio-Ternana, Memorial "Mancini" dello scorso agosto

Avversario migliore per testare le proprie ambizioni proprio non poteva esserci. Avversario peggiore guardando quel che sta raccontando il momento del girone B di Serie C proprio non poteva esserci. È un po’ come la storia del bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto, o se preferite della medaglia che in base al lato da cui si guarda si può vedere se è buona o cattiva. Insomma, il derby del “Liberati” che torna dopo più di 20 anni (ultima volta nella stagione 1994-95: all’andata a Terni vinsero i padroni di casa per 1-0, al ritorno all’allora “San Biagio” finì 0-0) dirà se davvero il Gubbio può ambire a stazionare stabilmente nella parte sinistra della classifica, là dove si coltivano i propositi play-off e spingendosi un po’ più in là anche qualche mira d’alta classifica. La Ternana, inutile dirlo, è una corazzata che ha aspettato per più di due mesi di essere ripescata in Serie B, ma che anziché starsene con le mani in mano ha pensato bene di allestire una rosa di primissima qualità che con la terza serie, oggettivamente, c’azzecca poco. Prova ne è che con tre gare in meno rispetto alla capolista Fermana le Fere sono staccate 5 punti dalla vetta, quindi potenzialmente a portata non solo di aggancio ma addirittura di sorpasso, con più di una partita di vantaggio (potenzialmente potrebbero toccare quota 24 punti).

UMORI E SPERANZE. In trasferta la formazione De Canio ha dimostrato di saper essere un rullo compressore, ma le fatiche della gara giocata a Fano mercoledì scorso qualche scoria potrebbero averla lasciata. “Di solito soffriamo le squadre che giocano chiuse, ma magari non sarà il caso del Gubbio”, spiega Francesco Nicastro, una delle bocche da fuoco dell’attacco rossoverde. “Il Gubbio è una squadra alla quale piace giocare, è un bel collettivo e sa sempre come mettere in difficoltà l’avversario. Ecco, spero che verrà ad affrontarci a viso aperto, perché allora per noi ne potrà scaturire davvero qualcosa di buono. Resto dell’idea che il primo e unico rivale della Ternana è la Ternana stessa: siamo forti, possiamo giocare bene con tutte, sta solo a noi dimostrarlo ogni partita sul campo”. Le parole di Sauro Notari, che ha presentato la sfida dicendo che “la Ternana è forte, ma ce la giochiamo alla pari e senza paura”, evidentemente nello spogliatoio ternano non hanno fatto breccia. Di sicuro però in città l’attesa cresce col passare delle ore: le prevendite procedono spedite (12 euro il costo dei biglietti nel settore ospiti) e la squadra di Sandreani verrà seguita da un buon numero di tifosi, al netto di un orario (18,30) ritenuto da molti a ragione piuttosto scomodo. Quanto alle scelte del tecnico, potrebbe confermare in toto la formazione che ha schiantato il Rimini domenica scorsa, anche se non è escluso il rientro di Massimo Conti dal 1’, in ballottaggio con Malaccari. Davanti, salvo sorprese, nuova chance per Plescia al fianco di capitan Marchi.