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“Gubbio come Corleone”: un titolo scandaloso per la solita crociata ideologico-ambientalista

L'incontro di venerdì scorso 29 aprile (https://www.micropolisumbria.it/gubbio-come-corleone/)

La solita storia infarcita di ideologie a tinte ambientaliste, con la lotta alle cementerie, al Css, ai “padroni” tanto cari a quei politici che di giorno ci litigano e di sera ci vanno a cena e a giocare a carte di nascosto. Solo che stavolta si è superato il limite. Micropolis, mensile umbro di politica, economia e cultura in edicola con il quotidiano comunista Il Manifesto, ha deciso di dare voce all’ennesima iniziativa a sfondo politico e nello specifico a un incontro alla biblioteca comunale Sperelliana, venerdì scorso 28 aprile, sull’indagine epidiemologica sui bambini che vivono vicino le cementerie promossa da Massimo Moretti, docente del Dipartimento di scienze farmaceutiche dell’università di Perugia, oltre che presidente dell’assemblea comunale del Pd di Umbertide e membro della segreteria regionale dello stesso Pd. A quell’incontro non c’erano il sindaco Filippo Mario Stirati, gli assessori e i consiglieri comunale impegnati nella stessa giornata a palazzo Pretorio per i lavori dell’assemblea in aula consiliare. Nella platea semivuota, c’era Leonardo Nafissi, candidato sindaco in pectore nel 2024 con una coalizione tutta da scoprire.

LO SCANDALO. Su https://www.micropolisumbria.it/gubbio-come-corleone/ si è letto il titolo “Gubbio come Corleone” con un resoconto di stampa che mette in parallelo le due città. Uno titolo scandaloso. Il sindaco Stirati e i politici eugubini sono rimasti in silenzio: cosa non si fa per raccattare qualche voto della sinistra radicale. Proponiamo l’articolo che si commenta da solo: “Nonostante la distanza chilometrica non sia esigua, da venerdì (28 aprile) si ha la certezza che questi due siti sono praticamente uguali. Insomma non appena si toccano alcuni argomenti scomodi ecco che arrivano i bavagli. Veramente sconcertante quello che è accaduto venerdì durante l’iniziativa dei comitati ambientali di Gubbio che avevano organizzato un incontro particolarmente interessante sulla salute dei bambini esposti ad inquinamento industriale. Tra i relatori, tutti assolutamente preparati era prevista anche la partecipazione del dott. Giorgio Miscetti, dirigente di Usl 1 che aveva già da tempo espresso perplessità ed anche indicato nella Via, ovvero la Valutazione d’impatto ambientale, la strada più logica da seguire per dare o negare l’autorizzazione all’uso di Css nei cementifici eugubini. Tra l’altro era anche colui che aveva inviato una nota al sindaco di Gubbio per andare in tale direzione. Al dibattito il dottor Miscetti non si è presentato in quanto diffidato dal partecipare dalla Usl 1. Insomma qui non si può neanche dire di pensar male, questa è chiaramente la prova provata che il profitto la fa da padrone in ogni campo. Un modo di fare, questo degno appunto dei metodi corleonesi. Da qui si può anche cercare di capire quali sono gli interessi in ballo e come determinate sovrastrutture possono tranquillamente indirizzare le scelte politiche e strategiche di enti pubblici deputati a scelte di pubblico interesse in favore invece di potenti lobbies che incidono sul territorio. Crediamo di non essere lontani dalla realtà se diciamo che la massoneria umbra riconosciuta come una delle più influenti a livello nazionale ha infiltrazioni in tutti i settori. Gli amici dei comitati comunque non si sono persi d’animo ed hanno voluto in qualche maniera sopperire all’assenza del dirigente sostituendolo con in manichino e la relazione del dottor Miscetti è stata esposta dal coordinatore del dibattito, il giornalista Andrea Chioini. Insomma come nel film di Roberto Benigni, Jonny Stecchino abbiamo compreso che a Gubbio come a Palermo il problema è il traffico. Questa notizia che oltretutto dovrebbe essere divulgata ai 4 venti, ha probabilmente trovato bavagli e sordine tanto che molto probabilmente saremo gli unici a raccontare questa verità”.