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Gubbio, Degli Esposti grande favorito per la successione di Mignemi come direttore sportivo

Alessandro Degli Esposti

La decisione sta maturando in queste ore, dopo aver visto e ascoltato diversi candidati alla successione di Davide Mignemi. Il ruolo di direttore sportivo è la chiave per impostare la nuova stagione, per questo il presidente Sauro Notari vuole avere un quadro quanto più completo sul quale compiere la scelta, dalla quale deriverà poi la panchina dopo le dimissioni annunciate da Piero Braglia.

Nell’ufficio di Notari, nella sua azienda a Padule, sono passati in diversi negli ultimi due giorni, con l’aggiunta di qualche colloquio telefonico perché in diversi hanno mandato segnali, a cominciare dai procuratori scatenati nel proporre candidature. Il patron sta condividendo ogni mossa con i più stretti collaboratori, pronto a operare la sintesi per ripartite nella maniera migliore. In questo momento il grande favorito può considerarsi lo spoletino Alessandro Degli Esposti, 44 anni il prossimo 13 luglio, reduce da un’eccellente stagione alla Casertana nel girone C di Serie C, una vera colonia di ex rossoblù con Casoli, Toscano, Venturi, Bacchetti e Tavernelli. I campani si sono spinti fino al primo turno nazionale dei playoff, uscendo con la Juventus Next Gen tra non pochi rimpianti poiché, dopo aver vinto 1-0 ad Alessandria, hanno perso in casa 3-1 in una serataccia.

La Casertana gli ha offerto il rinnovo del contratto per la prossima stagione ma il diretto interessato ha preso tempo, e il suo nome è stato accostato anche a Foggia, Juve Stabia e Potenza. L’intriga molto l’idea di lavorare nella sua Umbria e di fare un girone diverso dopo tanta esperienza accumulata tra Caserta, Andria, Sassari, Bitonto e Cerignola. Notari ha tratto ottime indicazioni dall’incontro con lui, così come nella rosa dei papabili dopo i colloqui ci sono anche Andrea Grammatica (44 anni), spezzino di nascita con una laurea in psicologia clinica all’università di Parma alla facoltà di lettere e filosofia (portò l’eugubino Ettore Marchi alla Reggiana); Francesco Micciola (56), in prima linea nella parabola Matelica-Ancona; l’avvocato tifernate Francesco Panfili (43), già osservatore a Gubbio e oggi nello staff della Lazio dopo i trascorsi con Sambenedettese, Perugia, Arezzo e di recente pure all’estero; Carlo Taldo (52), general manager del Genoa Primavera; Paolo Giovannini (59), nelle ultime due stagioni all’Arezzo portato in C con un contratto decennale appena rescisso (ha sempre lavorato in Toscana tra Castelnuovo Garfagnana, Massese, Lucchese, Pistoiese e Pontedera); Filippo Ghinassi (44) legato al capolavoro Imolese di Dionisi; Mattia Serafini (32) nell’ultima stagione all’Arzignano nel girone A.

Il casting si rende inevitabile quando bisogna vagliare una successione dopo un triennio importante come quello con Mignemi, che ha lasciato in eredità due quinti posti consecutivi dopo un settimo, e che adesso si sta guardando attorno tra le offerte di Siracusa, Ancona e Messina. Braglia e Mignemi hanno ritenuto in tandem che si fosse concluso un ciclo, oltremodo positivo sia per i risultati sul campo e sia per la valorizzazione di giovani come Arena e Di Gianni che hanno portato parecchi soldi nelle casse rossoblù. Notari sarebbe andato avanti volentieri con entrambi per proseguire un percorso di livello, ora dovendo ricominciare tutto da capo le riflessioni sono molteplici per individuare le due figure primarie attorno alle quali ruoterà il progetto tecnico. La priorità è costruire un organico nel segno della linea verde: questa è la missione che attende il nuovo direttore sportivo.