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La coalizione di Alessia Tasso ha perso i pezzi: Valerio Piergentili è stato di parola e non si è ricandidato

Valerio Piergentili

Una parola data è una parola data. Questione d’onore, di onestà intellettuale, di coerenza. Tutte virtù che in politica sono merce rara. Onore al merito di Valerio Piergentili, 35 anni, laureato in scienza dell’educazione e della formazione, professionalmente impegnato come educatore professionale. Lungi da Piergentili essere un parassita del sistema politica, ovvero rientrare in quella cerchia che con la politica si mantiene e sgomita per avere un posto remunerato sennò non saprebbe cosa fare (basta informarsi per esempio sul ruolo professionale dei componenti la Giunta Comunale uscente al netto dei pensionati). La politica vista come “greppia” per raccattare risorse economiche ed esercitata per rafforzare la posizione, magari elargendo soldi pubblici a destra e manca, agli amici e gli amici degli amici (se capita anche qualche parente in verità). SCELTA DI CAMPO – Valerio Piergentili a VivoGubbio ha annunciato a suo tempo che avrebbe lasciato la politica attiva in prima linea e non si sarebbe ricandidato: questo ha fatto. Nulla di personale con il vicesindaco uscente e candidato sindaco Alessia Tasso. Piergentili merita tutta la considerazione e la stima, tanto più che non è stato risparmiato dalle critiche, anche da parte di chi scrive, soprattutto all’inizio del mandato quando ha ereditato il settore dei lavori che Tasso aveva gestito mettendo in campo tutto l’”arsenale” dei LeD che sul territorio hanno “sentore” e “cellule” attivissime. Alla fine il sottoscritto per primo gli ha riconosciuto stile, qualità personale, capacità di rapportarsi: tutto il contrario di qualche collega che se l’è tirata facendo piovere le cose dall’alto e badando a coltivare le ideologie oltre che a “trafficare” (senza offesa per nessuno, sia chiaro). La scelta di campo è stata netta e decisa: meglio ritirarsi e lasciare il posto ad altri. Un messaggio di speranza verso le nuove generazioni che si appassionano alla politica e vogliono dare una mano, non incollandosi però alla poltrona come lo scenario eugubino purtroppo registra perché il potere se possibile non lo si molla mai e quei soldi fanno comodo soprattutto se non si fa altro. LAVORO E FAMIGLIA – Valerio, figlio del sindacalista Alessandro Piergentili, ha una splendida famiglia e uno splendido rampollo in erba da crescere al meglio, che merita ogni attenzione. Dev’essergli bastato quel che ha vissuto e visto in questi cinque anni preferendo tornare nella quiete domestica e familiare, ritrovando valori e buoni sentimenti che a palazzo Pretorio, purtroppo, si perdono facilmente aspettando che qualcuno ci dica se a Gubbio si ha (come sembra) la tendenza a fare ciò che si vuole e come si vuole. Complimenti Valerio e buona vita.