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Il restauro dei “tesori” al tempo di Giotto: nella Sala dell’Arengo il seguito della mostra dell’anno

Dopo il grande successo della mostra “Gubbio al tempo di Giotto”, chiusa domenica 4 novembre dopo aver fatto registrare oltre 26mila visitatori, ecco un’altra iniziativa culturale destinata a proseguire nel solco di quanto tracciato negli ultimi mesi: “Tesori ritrovati – Restauri per Gubbio al tempio di Giotto”, è un vero e proprio seguito della mostra eugubina, promossa dall’amministrazione comunale assieme a Civita Mostre in collaborazione con la Diocesi Eugubina, il Polo Museale dell’Umbria e la Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’Umbria. La nuova esposizione si colloca nel segno di una operazione di alto valore culturale, legata anche all’innovazione scientifica, con importanti ricadute sull’intera immagine della città e del territorio,  frutto di un lavoro di alto profilo iniziato tre anni fa, con una accurata ricerca di archivio.

DEDICATA A LORENZO GHIGI. Dal 15 novembre al 1° maggio 2019, nella Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli,  con la collaborazione della Gubbio Cultura Multiservizi verranno esposte le opere comunali oggetto dei restauri finalizzati alla grande mostra appena conclusa. Una nuova esposizione che rilancia il tema di Gubbio quale polo culturale di riferimento nel contesto del Duecento e Trecento. “Il titolo scelto per questa nuova esposizione  – spiega il sindaco Filippo Mario Stirati – non è retorico o puramente evocativo,  perché “Gubbio al tempo di Giotto” ha restituito alla comunità, attentamente restaurato, l’intero patrimonio museale eugubino d’epoca medioevale. La voce di spesa più consistente sostenuta dal Comune è stata proprio quella relativa ai restauri, ai recuperi, agli interventi conservativi messi in opera con tutti gli accorgimenti possibili grazie alla collaborazione della Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’Umbria. Per mesi i laboratori di restauro hanno lavorato a questa impresa nell’impresa, contribuendo pertanto a recuperare e in alcuni casi davvero a riscoprire veri e propri tesori del nostro medioevo. Quella del restauro è una disciplina complessa e delicata, in costante aggiornamento e non solo tecnico perché risponde o resiste ai gusti e alle mode contemporanee. È una disciplina in cui Gubbio eccelle per competenze e grande tradizione, la stessa che ha partorito numerosi abilissimi artigiani tra i quali Lorenzo Ghigi, acuto, serio e sensibile professionista del restauro, prematuramente scomparso, al quale vogliamo dedicare “Tesori ritrovati” per ricordarne le grandi capacità umane e professionali, nonché l’attaccamento alle sue radici eugubine”.