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Misure restrittive per i Ceri, la maggioranza al fianco di Stirati

Piazza Grande (foto di Davide Brugnoni)

I gruppi consiliari di maggioranza sostengono le misure restrittive messe in campo nell’emergenza coronavirus dal sindaco Filippo Mario Stirati e dall’Amministrazione Comunale di Gubbio in occasione delle festività ceraiole. “L’annullamento della Festa dei Ceri e degli eventi a essa connessi – scrivono i capogruppo Riccardo Biancarelli del Liberi e Democratici, Mattia Martinelli di Scelgo Gubbio, Francesco Zaccagni dei Socialisti e Giorgia Vergari del Gruppo Misto – è certamente un momento epocale nella storia della nostra città. Siamo consapevoli di quanto sofferta possa essere stata la decisione di limitare al massimo l’accesso alle vie del centro storico e in Basilica, ma la riteniamo necessaria da parte di chi ha la responsabilità della sicurezza e salute di un’intera comunità. In tutta franchezza, sarebbe stato difficile se non impossibile arginare in altro modo i rischi di contagio in situazioni che avrebbero visto l’entusiasmo e la devozione di molti cittadini riversarsi nei numerosi luoghi sensibili legati ai Ceri. Altre soluzioni avrebbero potuto vanificare il grande impegno e senso di responsabilità che gli eugubini hanno dimostrato negli ultimi due mesi, oltre che lo stesso immenso sacrificio di non poter svolgere la Festa dei Ceri 2020. Come consiglieri di maggioranza non abbiamo risparmiato osservazioni al primo Programma dei Ceri, chiedendo al Sindaco di modificarlo, così come alle modalità di comunicazione del successivo annullamento. Apprezziamo però il risultato finale che recepisce le aspettative della stragrande maggioranza della comunità eugubina, sia in merito agli aspetti legati alla Festa 2020, da improntare alla sobrietà, che alla sicurezza, facendo di tutto per evitare qualsiasi forma di assembramento, limitando l’accesso a Piazza Grande e potenziando i controlli sulle vie che la circondano. A tale riguardo auspichiamo un grande senso di responsabilità da parte di tutti, per far sì che non abbiano luogo pranzi, cene e conviviali irrispettose delle disposizioni governative, che pregiudicherebbero tutti gli sforzi fatti finora”