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Stadio “Barbetti”, servono lavori urgenti. Pressioni sul sindaco Stirati contestato dai tifosi

Stadio "Pietro Barbetti" (foto As Gubbio 1910)

Servono lavori urgenti allo stadio. L’impianto, che risale alla seconda metà degli anni ’70, mostra i segni del tempo al di là di qualche intervento tampone senza profonde ristrutturazioni. L’impianto di illuminazione, l’anello idrico, tribuna e gradinata, la semicurva decadente e da sempre incompleta hanno indotto il presidente Sauro Notari a chiedere invano al sindaco Filippo Mario Stirati e all’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, un piano rapido ed efficace per l’adeguamento o in alternativa il prolungamento della convenzione per la gestione del “Barbetti” che scade nel 2025 per consentire alla società di pianificare investimenti e interventi.

La situazione è ormai fuori controllo, come testimoniato martedì sera (5 marzo) quando al 90’ della partita Gubbio-Arezzo hanno tremato i giocatori in campo, con De Simone in panchina al posto del tecnico Braglia ansioso sugli spalti per squalifica e Notari nella palazzina del Barbetti, dal blackout elettrico che ha visto saltare il gruppo elettrogeno. I fari dello stadio si sono improvvisamente spenti. I rossoblù stavano vincendo 1-0 con Di Massimo a segno. Si aspettava la lavagna luminosa che indicasse il recupero, poi lo stop forzato durato 9 minuti con la mobilitazione dei tecnici per ripristinare l’impianto di illuminazione, attivando l’allaccio con la linea elettrica, tra i cori di contestazione verso il sindaco Stirati.

È andata bene alla fine, ci sono stati 6 minuti di recupero e c’è scappato pure il gol del 2-0 con Bernardotto scampando del tutto il pericolo di un epilogo pessimo. Se infatti i fari non fossero tornati attivi entro i 45 minuti dal blackout, l’arbitro Drigo di Portogruaro avrebbe decretato la fine con la conseguenza sconfitta a tavolino per 3-0 (inclusa la multa, poi evitata anche quella) ai danni del Gubbio invece della vittoria esaltante per la classifica che stava maturando sul campo ed è andata in porto.

Non è la prima volta che succede dall’inizio di questa stagione, con due precedenti il 19 agosto 2023 in occasione del “Memorial Mancini” vinto dal Perugia 4-3 ai rigori dopo lo 0-0 con doppia lunga sospensione e il 22 ottobre in occasione della gara vinta 1-0 con l’Olbia che si giocava di pomeriggio con l’arbitro a chiedere l’accensione delle luci nell’ultima parte della gara e una torre dei fari andata in tilt ma senza conseguenze.