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Festival del Medioevo, conto alla rovescia. E domani a Matera per il premio Francovich

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La presentazione dell'edizione 2018 del Festival del Medioevo a Palazzo Donini, a Perugia

Dopo Roma è toccato a Perugia ospitare la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Festival del Medioevo, in programma a Gubbio dal 26 al 30 settembre. Presso il Salone d’onore di Palazzo Donini hanno preso parte all’evento il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, l’ideatore del Festival Federico Fioravanti, lo storico Alberto Grohmann, la presidente del Gal Giuliana Falaschi e il prof. Giancarlo Pellegrini in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “ In Umbria, regione dei grandi festival,  il Festival del Medioevo di Gubbio è l’ultimo arrivato – ha esordito Fioravanti – ma in soli quattro anni si è assurto al ruolo di più importante manifestazione nazionale di divulgazione storica dedicata all’età medievale. Parlano i numeri: più di 100 eventi, oltre 200 protagonisti, 20 università italiane e straniere coinvolte, la prima Fiera del Libro Medievale con la presenza di più di 40 case editrici, il sito web e la pagina Facebook dedicati alla divulgazione storica del Medioevo più seguiti in Italia e una lunga serie di riconoscimenti. L’ultimo in ordine di tempo verrà assegnato domani (14 settembre 2018) a Matera, capitale europea della cultura 2019: il Festival del Medioevo ha vinto il prestigioso Premio Francovich, istituito dalla SAMI, la Società degli Archeologi Medievisti Italiani che con più di 500 soci rappresenta tutte le realtà istituzionali e professionali operanti in Italia nel campo dell’archeologia della Tarda Antichità e del Medioevo”. Sarà presente anche il sindaco Stirati alla premiazione in terra di Basilicata.

GUBBIO, SCENARIO IDEALE. Di recente il Festival del Medioevo è stato inserito dal ministero dei Beni Culturali tra le manifestazioni scelte per il calendario italiano dell’Anno Europeo della Cultura, l’evento che celebra, a livello locale e internazionale, il patrimonio culturale europeo nella ricchezza della sua diversità. Il sindaco Stirati ha ribadito il connubio tra “la più bella città medievale” e una manifestazione originale, dotta e nel contempo divulgativa, come il Festival: “Il taglio scientifico e popolare contiene punti di vista e angolazioni di lettura del Medioevo, che offre uno spaccato dell’epoca anche con le mostre “Gubbio al tempo di Giotto” e “Un giorno nel Medioevo”. Un centro storico tra i meglio conservati con eccellenze architettoniche e un tessuto urbano integro, è il contesto ideale per un evento che si è accreditato come uno dei riferimenti di punta di momenti apicali della nostra storia . La città ha acquisito la consapevolezza dell’importanza di un avvenimento che è capace di valorizzare l’intero territorio e tutta una Regione”.

I BARBARI. Come già noto il tema dell’edizione 2018 sarà incentrato sui Barbari, che segue agli altri filoni come l’Europa, l’Islam e la Città degli scorsi anni, percorrendo 10 secoli di storia diversissimi tra loro. Grohmann, che quest’anno chiuderà il Festival, ha ricordato che  “è barbaro colui che parla un’altra lingua, e diventa una sfida all’evoluzione della razza umana, frutto in realtà di tali mescolanze da non potersi identificare con una specie”. Saranno giorni intensi di dibattiti, incontri, interventi con circa 200 autori, saggisti, scrittori, scienziati. Tanti gli appuntamenti con spettacoli e proposte particolari, come l’approfondimento con le monete dell’epoca grazie alla collaborazione con il numismatico Andrea Cavicchi e lo scriptorium di calligrafi e miniatori dal mondo curato da “Arte Libro UnaLuna”.