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Rocco Girlanda denuncia: “Inaugurazioni fuorilegge sotto elezioni”

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Rocco Girlanda

Sono entrate in vigore, l’11 aprile scorso, le norme sui comportamenti da tenere da amministratori e politici durante la campagna elettorale. Ed è quindi scaduto il termine per le attività di comunicazione e di propaganda da parte delle pubbliche amministrazioni. Pertanto, le inaugurazioni continue con dispiegamento di chilometri di nastro tricolore da parte della Giunta Stirati “sono assolutamente illegittime e fuori legge”, evidenzia l’onorevole Rocco Girlanda, candidato a sindaco, già parlamentare e Sottosegretario di Stato.

È innegabile che la Giunta Stirati sia impegnata in tutta una serie di iniziative, dai cantieri alle manifestazioni con utilizzo di nastro tricolore in quantità industriale. “Il sindaco uscente e i suoi collaboratori fanno benissimo a presiedere il completamento dei lavori a livello di realizzazioni e opere pubbliche – spiega Guirlanda -, ma sono vietate le cerimonie inaugurali. Vale per ogni tipo di situazione e iniziativa, compresa l’ultimazione della pavimentazione di piazza Grande. Ben venga la riapertura della piazza, ma senza le parate elettorali a cui ci sta abituando ormai da lunghe settimane la Giunta Stirati, al cui interno c’è peraltro un candidato a sindaco aspettando la conferma se anche altri componenti saranno nelle liste a sostegno. Le iniziative annunciate con un comunicato stampa dal sindaco e dalla sua Giunta per domenica 28 aprile non sono compatibili con quanto previsto dalla norma, peraltro richiamata con apposita comunicazione della Prefettura di Perugia a tutti gli enti locali. Il divieto copre ogni forma di propaganda, con qualsiasi tecnica e a qualsiasi scopo effettuata. Le amministrazioni devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale (propaganda elettorale in forma diretta), ma anche da tutti gli interventi che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’ente, favoriscano una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale (propaganda elettorale in forma mediata). La norma è chiara, mi auguro quindi che tutte le istituzioni e le autorità preposte vigilino sul corretto andamento della campagna elettorale e dell’imparzialità. Gli eugubini – conclude Girlanda – non si faranno sicuramente fuorviare da questi mezzucci da fine mandato, attraverso i quali si spera di racimolare qualche voto tagliando nastri a ridosso delle elezioni, quando ogni evento, piazza Grande compresa, si poteva essere fatto entro i termini di legge”.