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Gli operatori turistici in piazza Grande con le sedie vuote per chiedere aiuto. Avanzate una serie di richieste

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La residenza municipale

L’hashtag è Risorgiamoitalia. Gli operatori turistici di Gubbio, nell’emergenza coronavirus, si fanno sentire. “Seguendo il filone del movimento nazionale volto alla tutela delle strutture dell’ospitalità (ristoranti, hotel, bar, commercianti) – viene evidenziato – siamo qui a rappresentare le nostre attività che ad oggi hanno subito un blocco totale del proprio lavoro. Le sedie in piazza Grande sono simbolo delle nostre attività, il nostro è un grido di aiuto, volto ad esortare che venga invertita la rotta per salvare imprese e lavoratori, prima che queste sedie rimangano vuote in maniera permanente. Pensiamo che sia necessario intervenire già oggi a livello locale, definendo misure che vadano a tutela del settore e programmando linee guide chiare e condivise in vista delle riaperture. Le previsioni sono assolutamente incerte per tutto il nostro comparto: avremo un primo semestre con fatturato tendente allo zero e un secondo semestre altrettanto dubbio e sospeso. Vi chiediamo quindi di aprire un tavolo di discussione condiviso e di voler prendere in considerazione le seguenti prime proposte che auspichiamo possano essere utili nella stesura delle linee guida future di gestione dell’emergenza: abbattimento della fiscalità comunale Tari, Imu, tassa sulla pubblicità e pubblica affissione, tassa sul suolo pubblico. Per tali imposte non è possibile accettare alcuno spostamento temporale, rateizzazione o altra formula che non sia quella dell’annullamento; tale manovra potrà essere vitale per garantire la riapertura delle attività; richiedere alla Regione contributi a fondo perduto per i pubblici ssercizi; implementare la proposta sull’ampliamento del suolo pubblico consentendo, ove permesso dal suolo pubblico antistante, la concessione gratuita a chi ne richiedesse l’ausilio per tutto l’anno corrente; definire e comunicare in tempi brevi la regolamentazione del centro storico: aree pedonali, spazi di condivisione e flessibilità oraria per gli esercizi commerciali, elementi questi indispensabili per la riorganizzare delle attività; programmare in tempi brevi il rilancio della città attraverso i canali di comunicazioni correnti, uno sforzo questo necessario e urgente che a nostro avviso deve coinvolgere Comune e Regione, attraverso un lavoro condiviso e sinergico. Ci troviamo tutti nella stessa condizione: vogliamo fare la nostra parte per ripartire; lo vogliamo fare in sicurezza, salvaguardando i nostri clienti e al contempo i posti di lavoro che il nostro settore ha generato negli ultimi anni, coscienti che la ripresa sarà difficile ma sarà fattibile solo se la gestiamo insieme.
Il nostro obiettivo è di continuare a costruire una città migliore, per tutti”.