Home Attualità La psicosi della mascherina all’aria aperta danneggia l’economia del centro storico

La psicosi della mascherina all’aria aperta danneggia l’economia del centro storico

1104
0
Corso Garibaldi sotto lockdown

Zona rossa e comunque la mascherina ovunque, anche all’aria aperta, con segnalazioni e polemiche sulle presenze nel centro storico di Gubbio, da corso Garibaldi alla parte alta della città.

Si è di fronte a una vera psicosi che sta avendo ripercussioni sempre più negative e pesanti tanto sulla vita sociale quanto sull’economia, con i danni incalcolabili per il tessuto produttivo e commerciale.

I commercianti lamentano una sorta di “terrorismo” nell’esternare assembramenti praticamente inesistenti (ci sono presenze con il rispetto del distanziamento e delle misure di sicurezza) nell’indurre a non uscire di casa neanche per il minimo indispensabile e per respirare un po’ d’aria godendosi magari la bellezza della città e per fare acquisti che aiutano un settore in evidente sofferenza, anche perché trascurato dagli aiuti economici veri che lo Stato e le istituzioni promettono e non danno materialmente, mentre restano invariati o peggiorano i livelli di tassazione.

Aiutare i settori produttivi in questo momento viene visto come un contributo anche a fare vita sociale e a dare un senso alle giornate pesantemente condizionate da un lockdown a singhiozzo e di fatto mascherato. Anche perché le attività commerciali hanno fatto e fanno grossi sacrifici per adeguarsi e rispettare tutte le normative di sanificazione e gestione dei sistemi di sicurezza anti-pandemia.

Lo Stato, la Regione e il Comune non hanno rinunciato ai livelli di tassazione, anzi in qualche caso sono aumentate le tariffe dei pubblici esercizi come le bollette di Umbra Acque con furibonde polemiche perché oltretutto rincarate notevolmente senza neanche il preavviso.