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Tre frazioni insorgono per i continui black out della telefonia: petizione con firme

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La zona del buranese

Storia di ordinario disservizio pubblico. Senza rete telefonica, né fissa né mobile. Una situazione assurda nel terzo millennio e diventata insostenibile, perciò insorgono con forza le frazioni di Santa Maria di Burano, San Bartolomeo e Morena nel buranese che con una petizione accompagnata da firme hanno messo in campo l’avvocato Fabio Antonioli per una diffida, denunciando l’interruzione continua e spesso prolungata nel tempo della rete telefonica fissa, nonché una mancata copertura del segnale della rete mobile sull’intera area di quel territorio appenninico.

Rivela la vicenda il Messaggero Umbria nell’edizione di oggi, lunedì 3 ottobre.

Gli abitanti e i titolari di attività si sono stancati e sono pronti a dare battaglia in ogni sede se non saranno soddisfatte le richieste del corretto funzionamento della rete telefonica fissa e la copertura completa nella zona della rete mobile e del ponte radio. La diffida ha come destinatari il Comune, la Provincia di Perugia, la Prefettura, la Procura della Repubblica, Telecom e Vodafone.

Nell’area, peraltro colpita pesantemente nei giorni scorsi dalla violenta ondata di maltempo, si fa esplicito riferimento al disservizio della rete fissa e la precaria copertura della rete mobile, già oggetto di numerosi tentativi di reclami ai quali è stato risposto anche con sms sulle modalità di tempi di ripristino poi puntualmente disattesi.

Viene anche ricordato come nel 2020 e 2021 in piena pandemia per oltre venti giorni l’intera area è rimasta senza collegamenti di rete fissa. Ancora oggi a cadenza settimanale – evidenzia l’avvocato Antonioli – i residenti e i titolari di attività economiche sono privi di collegamenti con danni incalcolabili, anche perché i negozi e le strutture ricettive sono impossibilitati a poter ricevere ordinativi e prenotazioni. Nella zona ci sono, oltretutto, persone sottoposte a cure e interventi del servizio sanitario domiciliari e che spesso i propri familiari non riescono a contattare neppure il distretto medico, sottolineando come l’ospedale di Branca sia distante 29 chilometri da San Bartolomeo, 45 da Santa Maria di Burano e addirittura 61 dalla frazione di Morena su un percorso viario peraltro osteggiato da smottamenti e frane sulle strade comunali e la provinciale numero 208.

Si sono verificati episodi di richiesta immediata di trasporto in ambulanza che hanno visto familiari spostarsi con la propria auto in punti del territorio dove potersi collegare col cellulare, mettendo a rischio la vita delle persone bisognose di soccorsi per il ritardo negli interventi a causa anche della carente copertura del ponte radio.