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Il Superenalotto da record che infiamma Promano fa ricordare la magica notte al bar Europa nel 2011

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22 settembre 2011: Superenalotto da oltre 65 milioni dl bar Europa

C’è un fresco milionario a Promano, tra le settecento anime ai confini del tifernate con l’umbertidese, dopo il jackpot più alto al mondo. Ovvero 371.133.424,51 euro, vinti al Superenalotto. La filetta tutta d’oro ha interrotto la caccia iniziata il 22 maggio 2021 quando a Montappone, in provincia di Fermo, intascarono 156 milioni. La vita è cambiata, con 4.123.704,71 euro, al lordo delle imposte che mister x dovrà incassare entro novanta giorni. Novanta come i neo Paperoni che da giovedì scorso, 16 febbraio, festeggiano in tutta Italia. Da Codroipo, vicino Udine, a Roma, scendendo fino a Ragusa, in Sicilia, ma passando per Promano, una delle frazioni di Città di Castello. Passando per il Gold Caffè di via Romana, non lontano dallo svincolo della superstrada E45

Come dimenticare Gubbio e una notte magica. Quella volta che la città impazzì finendo su tutti i media, mentre al bar Europa stapparono per due giorni fiumi di spumante perché non serviva dare la caccia ai vincitori tutti ben conosciuti. Storia del 22 settembre 2011 e di una vittoria al Superenalotto da 65.038.202,39 euro che fece scalpore, ottenuta con un sistema di 100 quote da circa 4 euro l’una che fruttarono 650mila euro a quota, riuscendo a spezzare l’incantesimo della sestina inseguita da aprile di quell’anno. In quel bar di Gian Piero Burzacchi e Tonino Paciotti l’effetto è stato prolungato. I due hanno ripreso subito la vita di sempre e ancora oggi il locale in via Matteotti, a due passi da piazza Quaranta Martiri, è il ritrovo abituale di tanti.

I due titolari rivelarono subito di conoscere tutti i vincitori, un’ottantina di clienti di ogni giorno che in qualche caso avevano anche più tagliandi, e che in precedenza – quando l’euro ancora non c’era – avevano visto realizzata una vincita di oltre 50 miliardi di lire. In Umbria non si erano mai visti tanti soldi tutti assieme per un gioco. Quella volta la ruota è girata verso operai, ragazzi, pensionati, casalinghe, qualche noto professionista e compreso Sauro Notari, imprenditore delle acque minerali e presidente del Gubbio calcio che aveva più di una quota pure tra i suoi familiari.

Era stata, quella, la nona vincita al Superenalotto di tutti i tempi con le reazioni incontrollate nella lunga notte. La notizia era arrivata all’ora di cena, il gruppo di eugubini che giocavano tutte le settimane la schedina aveva scoperto tutto dalla tv. Quella fortuna che sogni da una vita cercandola ogni giorno, si era materializzata sotto i loro occhi increduli. Qualcuno ha pensato che ci fosse stata la mano del patrono Sant’Ubaldo. Al bar Europa la gente arrivò alla spicciolata, qualcuno per curiosità e altri con la faccia di chi aveva ricevuto un cazzotto perché la sua giocata era nell’altra schedina. Il blu come colore fortunato, non l’altra schedina con il rosso che da queste parti ha anche una radicata connotazione politica (“Mannaggia al partito e a me”, ironizzava qualcuno).

Il feeling tra Gubbio e i biglietti fortunati è poi continuato, con cifre sostanziose finite nelle tasche di chi si è imbattuto nei tagliandi vincenti. Ogni tanto è arrivato qualche bel colpo, come nel caso del 6 agosto 2021 quando 5 euro investiti in un grattino della serie Il Miliardario fruttarono all’anonimo vincente e felice 500mila euro al bar di Madonna del Ponte. Sono spuntati vincitori di somme variabili e spendendo anche pochissimo. Andando a ritroso si ricorda anche il 14 febbraio 2013 con un biglietto del Mega-Miliardario che fruttò, sembra a un imprenditore molto conosciuto, un milione di euro alla tabaccheria Berettoni in viale del Teatro Romano.