Una nuova stazione di servizio con i carburanti, un bar-ristoro e i serbatoi, lungo la variante della strada statale Pian d’Assino in direzione bivio Contessa, di fronte all’attuale stazione Ip già Tamoil. La richiesta di una società marchigiana dell’area del monte Catria, specializzata nel settore, è approdata due volte in commissione edilizia e divide la maggioranza soprattutto per l’impatto ambientale, oltre alle reazioni negative di Confcommercio Gubbio che pone anche il problema degli investimenti e di un piano organico delle attività.
Questa operazione viene tenuta sotto silenzio, cioè senza un dibattito alla luce del sole, con una serie di dubbi sulle procedure e le tempistiche che chiamano in causa il modus operandi interno al Comune. L’iter tecnico sarebbe stato affrontato in tempi di lockdwon con riunioni e verifiche a distanza, in videoconferenza, mentre il progetto è per ora tenuto sostanzialmente segreto. Ecco perché ci sono diffusi scetticismi e girano forti inviti a prendere tempo per approfondire la faccenda.
All’interno della maggioranza sono state sollevate diverse perplessità ed emerge la volontà di approfondire la questione. Questa intenzione è già stata espressa dal Gruppo Misto e da Scelgo Gubbio che al proposito hanno mandato segnali al sindaco Filippo Mario Stirati e al vicesindaco Alessia Tasso che segue la vicenda. L’argomento dovrebbe essere sollevato – come richiesto da un componente della stessa coalizione di Stirati – nel prossimo summit della maggioranza fissato per giovedì prossimo e con all’ordine del giorno soprattutto le progettualità nella parte alta della città. Intanto, il consigliere comunale Giovanni Manca del Gruppo Misto ha chiesto l’accesso agli atti.
Il progetto della nuova stazione di servizio sviluppa su un lotto lungo circa 180 metri che si affaccia sulla variante della Pian d’Assino davanti l’attuale stazione Ip già Tamoil, con intorno alcune abitanti (i residenti sarebbero pronti a dare battaglia). Si pone un problema di impatto ambientale con il cono panoramico verso la città, dove in tutti questi anni è sempre stato sostanzialmente impedito ogni tipo di edificazione che limiti la visuale.
Nella coalizione di Stirati c’è chi propone di favorire soltanto l’attivazione di un distributore di benzina verso est, nel tratto tra Padule e Branca che non ha alcun servizio lungo l’allacciamento verso la superstrada Perugia-Ancona.
Sempre sul tema, c’è anche un’altra richiesta, avanzata da un gruppo imprenditoriale gualdese, per una stazione di servizio nella zona di via Perugina, nell’area del nuovo quartiere di case che sta sorgendo, ma c’è di mezzo un terreno di proprietà comunale con settori della maggioranza contrari all’operazione.
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