Ceri e Unesco al centro di un intervento dell’avvocato Francesco Gagliardi, ex consigliere comunale: “L’assenza della Festa dei Ceri per due lunghi anni ha determinato una comprensibile mortificazione per l’intera comunità eugubina, che si è estesa ben oltre i confini geografici della città, basti pensare ai forti legami di oltr’Alpe e di oltre Oceano. Questo tempo di forzata attesa della festa, mai sprofondata nella rassegnazione, è stato anche il tempo di una inspiegabile attesa per la conclusione felice del percorso di riconoscimento Unesco. Nel 2014 sono stato tra i primi, anche se il meno importante di tutti, a sollecitare l’allora commissario prefettizio per il recupero del rapporto con le comunità della Rete delle grandi macchine a spalla, fresche di riconoscimento Unesco a Baku, rapporto colpevolmente compromesso da una visione miope e personalistica del potere decisionale. Negli anni della mia consiliatura ho sostenuto convintamente ogni azione delle istituzioni, volta a garantire alla Festa dei Ceri l’ingresso nel novero dei beni immateriali patrimonio dell’umanità. Adesso, da cittadino auspico fermamente che sia portato a termine il lavoro iniziato da tanti anni, chiedendo il colpo di reni necessario a tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa. In queste ore sale giustamente l’attesa per il 15 maggio 2022, appuntamento al quale Gubbio può giungere con la sua Festa finalmente e legittimamente riconosciuta patrimonio dell’umanità”.
Francesco Gagliardi: “Ceri e Unesco, si faccia presto”
