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Gubbio, la Germania e il Covid in una lettera di Mattarella e Steinmeier al sindaco Stirati

Filippo Mario Stirati

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier hanno scritto al sindaco Filippo Mario Stirati per ringraziarlo “dell’opera svolta a favore delle comunità italiane e tedesche e per l’impressionante impegno profuso durante la pandemia”. In una lettera congiunta rivolta ai sindaci dei comuni gemellati con la Germania, i presidenti italiano e tedesco sottolineano come “il Covid-19 abbia messo tutta Europa dinanzi a sfide mai viste prima. Molte persone hanno perduto famigliari, amici e vicini, sono state private dei loro mezzi di sussistenza e delle prospettive per il futuro. Le immagini provenienti dall’Italia – si legge nella nota – hanno fatto giro del mondo, e hanno commosso profondamente anche la Germania. I gesti di solidarietà che si sono susseguiti – sottolineano Mattarella e Steinmeier – hanno rappresentato importanti segnali che hanno infuso coraggio e speranza nel corso di questa crisi. Videomessaggi, donazioni, scambi di informazioni: tutte forme di aiuto e collaborazione che hanno dimostrato che italiani e tedeschi sono vicini gli uni agli altri, anche e in particolar modo in tempi difficili”.

Gemellata da 13 anni con la città di Wertheim, Gubbio fa parte di una rete che conta più di 400 gemellaggi tra città italiane e tedesche, in grado in questi mesi complessi, come scrivono Mattarella e Steinmeier, di “dare un contributo decisivo contro un virus che non conosce confini, attraverso programmi di scambi, progetti di volontariato, cooperazione tra le città per la tutela ambientale. Voi rappresentate da sempre e ancor più in questo momento – si legge ancora nella lettera – un’Europa autentica e reale che supera i confini nazionali. I legami variegati e le amicizie così nate sono un bene inestimabile che proprio in questi tempi estremamente difficili rendono forte l’Europa. La pandemia ha dimostrato che possiamo trovare risposte convincenti a queste drammatiche ripercussioni solo se restiamo uniti: la collaborazione italo-tedesca è centrale per un’Europa che sia forte, solidale e orientata al futuro. Un lavoro comunale che valica i confini offre a tal fine un contributo essenziale”.