Arriva il giorno della Contessa. La bretella sarà da domani (lunedì 18 dicembre) di nuovo agibile al traffico in entrata e in uscita, dopo otto mesi in cui Gubbio è rimasta isolata e danneggiata anche economicamente con il traffico anche pesante dirottato sulla Flaminia verso Scheggia senza approntare un’adeguata viabilità alternativa.
L’inaugurazione è fissata alle 10 sul cantiere del viadotto rifatto e dell’ingresso della galleria sistemata alla presenza del presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, i vertici di Anas e il sindaco Filippo Mario Stirati con il taglio del nastro tricolore. La chiave dell’operazione sta nello straordinario impegno messo dall’impresa che fa capo all’imprenditore eugubino Riccardo Bei: inizialmente l’appalto prevedeva 18 mesi di lavori, con un’insurrezione popolare che ha portato alla riduzione dei tempi a 8 mesi.
Soddisfazione per la riapertura è stata espressa dalla sezione eugubino-gualdese di Confindustria Umbria con il presidente Luca Colaiacovo, il quale ha sottolineato l’impegno “affinché fosse garantito un piano di gestione efficace e coordinato di questo intervento, che si è concretizzato con l’attivazione di un tavolo di confronto con gli enti coinvolti, con l’obiettivo di giungere il prima possibile alla riapertura di un’infrastruttura strategica per il territorio. In questi mesi abbiamo seguito con costante attenzione lo stato di avanzamento dei lavori e condiviso la necessità di concentrare tutti gli sforzi possibili per abbreviare i tempi di chiusura della strada”.
Sullo sfondo restano le polemiche per quanto accaduto dal marzo 2022 quando è stato attivato il semaforo a senso unico alternato fino ai lavori cominciati il 17 aprile scorso e per le ripercussioni sugli operatori economici della zona, ai quali sono stati promessi sostegni economici mai arrivati con l’aggiunta delle tasse comunali (Tari e pubblicità) comunque richieste nonostante le rassicurazioni al riguardo da parte della Giunta Stirati.
C’è poi lo scenario delle preoccupazioni per quanto annunciato da Anas sul fronte marchigiano della Contessa, prospettando altri lavori per un muro di contenimento e il fondo stradale che sono previsti per i prossimi mesi mentre potevano essere eseguiti approfittando della mega chiusura di questo lungo periodo. Negli ultimi giorni si è proceduto al collaudo del nuovo viadotto, che Anas nel gennaio 2019 aveva ufficialmente decretato come sicuro, con le prove di carico utilizzando 6 mezzi pesanti a pieno carico (56 tonnellate ciascuno), posizionati in tre diverse configurazioni per consentire agli ingegneri di raccogliere i dati e monitorare la reazione della struttura. Le attività hanno confermato la congruità di tutti parametri strutturali previsti dal progetto.
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