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Mons. Paolucci Bedini, un anno fa l’ordinazione episcopale. E il 2019 potrebbe portare tante novità

Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio

Il primo anno se n’è andato, quasi in silenzio pensando a ciò che mons. Luciano Paolucci Bedini ha portato nella Diocesi eugubina. Un anno di attesa, o forse sarebbe meglio dire di attenta osservazione: aveva fatto sapere già prima dell’ordinazione episcopale che i primi tempi sarebbero serviti a fargli prendere confidenza con una realtà a lui del tutto sconosciuta, cercando di comprendere quali fossero gli ambiti su cui poter intervenire, gli spunti da prendere per apportare migliorie, le idee per lavorare e sviluppare nuovi progetti. Un anno fa, era il 3 dicembre 2017, il sacerdote marchigiano veniva ordinato 60esimo successore di Sant’Ubaldo nella chiesa di San Domenico (la Cattedrale era ancora interessata dai lavori di restauro seguiti agli eventi sismici del 2016) con una solenne cerimonia, impreziosita anche dal brano “Gratis accepistis, gratis date” composto per l’occasione dal maestro Renzo Menichetti, ed eseguito dai Cantores Beati Ubaldi.

UN ANNO INTENSO. Mons. Paolucci Bedini in questi primi 365 nella Diocesi eugubina ha potuto toccare con mano tutte le realtà parrocchiali e ha avuto modo anche di visitare le missioni in Sudamerica e quella in Kosovo, quest’ultima affidata alla Caritas regionale. Ha assistito, vissuto e partecipato per la prima volta alla Festa dei Ceri, avvertendo forte l’emozione di una corsa e di un sentimento di cui non si hanno eguali in tutto il mondo. Ha preso parte alla delegazione eugubina che ha festeggiato a Thann il 60esimo del gemellaggio tra le due città, guidando anche i Vespri serali nella collegiata francese che hanno preceduto la Cremations des trois sapins del 30 giugno. Più in generale è entrato in contatto con la sua gente, ma lo ha fatto in punta di piedi, mettendosi in ascolto proprio come aveva detto l’indomani del pellegrinaggio da Assisi a Gubbio col quale aveva idealmente aperto il suo episcopato. Da domani è giusto pensare che possa davvero cominciare un altro giorno: il 2019 potrebbe rappresentare un punto di svolta in molti ambiti della chiesa eugubina, sulla scia di tante utili indicazioni raccolte durante il primo anno di permanenza in città.