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Scuola dell’infanzia, Stirati convoca domani la Giunta dopo la decisione del Tar di riaprire. Ma c’è il problema ghiaccio

Il Tar dell’Umbria riapre, con un’ordinanza firmata dal presidente Raffaele Potenza, i nidi e le materne della zona rossa istituita dalla Regione dell’Umbria con ordinanza della presidente Donatella Tesei, per frenare i contagi legati all’emergenza coronavirus. Zona rossa che riguarda la provincia di Perugia e due Comuni del ternano, Amelia e San Venanzo.

Restano in didattica a distanza le altre scuole, dalle elementari alle superiori in quanto “la gravità dell’incremento epidemiologico sotteso a tale scelta – spiega il Tar – comporta la conferma dell’orientamento (già affermato da questo Tar) per cui, nel bilanciamento tra l’interesse alla salute pubblica e quello ad una formazione scolastica (che comunque può essere svolta temporaneamente a distanza), la prevalenza del primo». La riapertura, in reltà, è la sospensione degli efetti dell’ordianza sui provvedimenti per le zone rosse.

Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha convocato per domattina una riunione straordinaria della Giunta per fare il punto della situazione. “Io ero perplesso fin da quando la Regione ha preso questo provvedimento – spiega Stirati -, anche perché la decisione è venuta fuori durante la riunione con i sindaci e del tutto a sorpresa. Valuteremo il da farsi e sentiremo anche dirà la Regione. Nel nostro caso ci sarà poi da fare anche una valutazione legata al maltempo dopo la nevicata e la conseguente formazione di ghiaccio”.