Due missioni in un colpo solo: chiudere oggi al “Barbetti” (ore 15.15) il girone di andata con 18 punti agganciando la Fermana. Il Gubbio, alla ricerca del gol perduto visto il digiuno da 207 minuti, non ha alternative alla vittoria avendo alle spalle appena due punti nelle ultime cinque giornate e una posizione particolarmente delicata in piena zona playout.
Nell’ultimo precedente si ricorda la vittoria il 17 ottobre 2018 con le reti di Casoli e Marchi. Torrente, oltre a De Silvestro, Bangu, Eh Hilali e Cenciarelli, ha perso anche Benedetti (lussazione alla spalla destra) e Lakti (stiramento) e si vedrà la scelta degli under nel 3-4-2-1. “Non è una partita da dentro o fuori – dice Torrente -, però sarà importante fare risultato. Dobbiamo giocare senza frenesia, avere pazienza e sfruttare le occasioni che capiteranno. Spero di avere delle risposte dopo San Benedetto, mi auguro di rivedere una buona squadra. Abbiamo provato il 4-2-3-1, può essere una soluzione a gara in corso. Bisogna però trovare equilibrio. Ai ragazzi ho detto che voglio vedere il Gubbio delle mie prime uscite, mi aspetto una reazione. La Fermana è una squadra che si difende e riparte, bisogna fare una partita di grande intelligenza. Abbiamo fatto bene con il Padova e male contro la Samb”
I marchigiani vengono da cinque punti in tre gare, hanno vinto tre volte in trasferta dove hanno ottenuto 11 dei 18 punti e hanno ufficializzato l’ingaggio del portiere quarantenne Paolo Ginestra che ha firmato fino a giugno 2021. Antonioli potrebbe optare per il 3-4-1-2 e non disporrà del difensore e capitano Comotto squalificato per due giornate. Le partite della Serie C oggi inizieranno con quindici minuti di ritardo perché il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, chiede al governo Conte risposte concrete sulla defiscalizzazione per le società della categoria che non reggono i costi. Arbitra Federico Longo di Paola, al terzo anno in Serie C e in questa stagione già coi rossoblù in casa nello 0-0 contro la Feralpisalò (guardalinee Francesco Ciancaglini di Vasto e Francesca Di Monte di Chieti.
