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Il Gubbio si butta via sul più bello, la Triestina rimonta nel finale (2-2)

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La punizione vincente di Casiraghi, coperto da Benedetti, per il momentaneo 1-0 (Foto Francesco Bruni)

TRIESTINA – GUBBIO 2-2
TRIESTINA (4-2-3-1): Boccanera 5,5; Libutti 5,5 (30’ st Bariti 6), Malomo 6, Lambrughi 7, Sabatino 6; Steffè 5,5 (30’ st Bolis 6), Coletti 6; Hidalgo 6 (32’ st Pizzul 7), Beccaro 5,5 (23’ st Mensah) 6, Bracaletti 5 (1’ st Granoche 6,5); Procaccio 6. A disp.: Zuani, Codromaz, Pedrazzini, Ghiglia, Marzola, Gozzerini. All.: Pavanel 6.
GUBBIO (4-2-3-1): Marchegiani 6; Tofanari 6, Schiaroli 6,5, Piccinni 6, Pedrelli 6 (43’ st Lo Porto sv); Malaccari 6, Benedetti 6,5; De Silvestro 6 (20’ st Battista 5,5), Casiraghi 7 (28’ st Plescia 7), Casoli 6,5; Marchi 5,5. A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, Conti A., Conti M., Morlandi. All.: Galderisi 6,5.
ARBITRO: Longo di Paola 6.
Guardalinee: Massara e D’Elia.
MARCATORI: 25’ pt Casiraghi (G), 29’ st Plescia (G), 37’ st Pizzul (T), 40’ st Lambrughi (T).
NOTE: Spettatori 2.700 circa. Ammoniti: De Silvestro (G), Tofanari (G), Pedrelli (G), Bariti (T). Angoli: 3-3. Recupero: pt 0’, st 6’.

TRIESTE – Il perfetto manuale di come buttarsi via col traguardo ormai in vista. Il 2-2 del “Rocco” di Trieste ha un retrogusto amaro per il Gubbio, in controllo assoluto della gara fino a una manciata di minuti dal termine, costretto però a fermarsi e a dover spartire la posta contro una Triestina che per oltre un’ora ha fatto una fatica immane a creare pericoli, ma che in 3’ ha raccolto i frutti di una pressione che pure non aveva prodotto alcun risultato nei 16 metri finali. Un pari che sa di beffa per i rossoblù, passati in vantaggio a metà della prima frazione grazie a una pregevole parabola su calcio piazzato di Casiraghi, capace di indirizzare la sfera vicina al palo imprimendole forza e grande velocità. Nel primo tempo meglio i rossoblù, con la Triestina che non trova sbocchi in area di rigori (provvidenziali un paio di salvataggi di Schiaroli e Tofanari) e con Casoli che per poco non trova il 2-0 (il suo tiro cross sballato va a baciare la parte superiore della traversa). Nella ripresa gli alabardati provano a forzare la mano, ma il Gubbio si difende con ordine. Per Marchegiani di lavoro non ce ne è poi molto: una girata ravvicinata di Granoche e una botta dal limite di Hidalgo, entrambe bloccate a terra, sono il magro bottino dell’attacco giuliano. E quando al 29’ Casoli dalla destra pennella per la testa di Plescia (al primo pallone toccato: era entrato un minuto prima al posto di Casiraghi) un autentico cioccolatino che necessita solo di essere spedito in rete, l’Immacolata del Gubbio assume i contorni del trionfo. Il “Rocco” è ammutolito, ma la Triestina è dura a morire: basta una fiammata al 37’ per riaccendere le speranze, con Bolis che centra per Pizzul che di coscia (o forse ginocchio) devia la sfera in porta da pochi passi, con la complicità della difesa eugubina che resta a guardare. E sull’onda dell’entusiasmo gli alabardati 3’ più tardi trovano il pari con un’azione quasi fotocopia: stavolta è Granoche a vestire i panni dell’uomo assist, con Lambrughi che scende da sinistra e infila Marchegiani da due metri. A quel punto la Triestina vorrebbe persino vincerla: Bariti al 94’ firmerebbe il 3-2, ma un tocco di mano ravvisato dal direttore di gara vanifica la rete di un giocatore che quattro anni fa sarebbe persino dovuto venire a Gubbio (rimase qualche giorno in prova, poi se ne andò). Sarebbe stato un harakiri coi fiocchi, ma il 2-2 per quanto sia un buon risultato non toglie via i rimpianti.