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La Lega chiede un Consiglio Comunale urgente sui fatti del 15 maggio

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Il gruppo della Lega al Consiglio Comunale di Gubbio: da sinistra Michele Carini, Angelo Baldinelli e Stefano Pascolini

La Lega esce allo scoperto e chiede la convocazione urgente del Consiglio Comunale su quanto accaduto il 15 maggio. “A seguito degli assembramenti, della gestione e delle scelte politiche della non corsa dei Ceri del 15 maggio, non possiamo non intervenire, anche alla luce del singolare atteggiamento e dichiarazioni del Sindaco Stirati nelle due Conferenze Stampa a seguito di tale vicenda. Ci è sembrato al quanto singolare che il sindaco abbia addirittura provato a scaricare su altri, anche nei confronti del nostro gruppo della Lega, quelle che sono le responsabilità di un Sindaco e di una Giunta che è chiamata a gestire tutta l’organizzazione relativa al periodo della festa, ed in particolar modo in questo anno, dove per l’emergenza sanitaria in corso doveva prevedere ed impedire che si potessero manifestare comportamenti non in linea con le disposizioni governative che disciplinano le norme per contenere la diffusione del coronavirus. Inoltre rileviamo un fatto che è sotto gli occhi di tutti, anche di tutto il Consiglio Comunale, che per la gestione di questo intero periodo emergenziale, il Sindaco e l’intera Giunta ha deciso di assumersi tutti gli oneri e gli onori di tale gestione senza mai interfacciarsi con il Consiglio Comunale o almeno con i Capi Gruppo Consiliari, sia sulla questione emergenziale Covid-19 ed anche su tutta la gestione relativa alla Festa dei Ceri. Ci sembra quindi evidente che le scelte fatte in piena autonomia poi richiamano anche ad una assunzione di responsabilità alla quale non si può sfuggire Per superare anche le polemiche innescate su un nostro precedente comunicato del 13 maggio 2020, trasmesso agli organi di stampa, a seguito dei provvedimenti che il Sindaco aveva emanato per giornata del 15 maggio, riportiamo alcuni passaggi salienti per dovere di chiarezza: Tra l’altro, imporre il divieto di circolazione pedonale in alcune aree, non risolve il problema degli assembramenti, che al contrario potrebbero verificarsi nelle vie limitrofe (ad esempio sul Corso)” ancora “ Invece di imporre restrizioni drastiche e inutili, sarebbe stato sufficiente intensificare i controlli da parte delle Autorità competenti”. E’ chiaro che il nostro messaggio era quello di porre attenzione ai controlli preventivi utilizzando un numero di forze dell’ordine sufficiente per impedire eventuali assembramenti. Fatte le dovute premesse e tenuto conto che condanniamo gli avvenimenti del pomeriggio del 15 maggio avvenuti in Corso Garibaldi, che sarà la magistratura e gli organi competenti, sanitari compresi, a prendere i dovuti provvedimenti per salvaguardare la salute pubblica e reprimere i comportamenti scorretti, avendo a disposizione molto materiale sul quale fare le indagini; considerato che dalla vicenda potrebbe scaturire un danno sanitario, che scongiuriamo non accada, oltre che economico qualora si manifestassero contagi e le autorità sanitarie e giudiziarie decidessero di intervenire; la vicenda, accompagnata da una cassa di risonanza per effetto dei video circolati sui social che pur essendo legittimi, non certo hanno fatto bene alla città, (meglio sarebbe stato consegnarli alla magistratura senza divulgarli); tra tutti i video e foto circolati consideriamo singolare il video postato pochi minuti dopo la vicenda, registrato dal vigile intervenuto in quanto girato nella sua veste di pubblico ufficiale, e in quanto tale doveva essere consegnato agli organi competenti come elemento probatorio. Con la presente chiediamo al presidente del Consiglio Comunale di far riferire il sindaco, quale responsabile della salute pubblica e sicurezza, in un Consiglio Comunale urgente sulla gestione nel suo complesso, su quanto accaduto e su tutto quello che si sta facendo per salvaguardare la salute dei cittadini, l’economia e l’immagine della città ed anche di una intera regione coinvolta”.