Home Attualità Nuovo distributore sulla Variante: altre fibrillazioni nella maggioranza

Nuovo distributore sulla Variante: altre fibrillazioni nella maggioranza

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Il documento di tre forze della maggioranza di Stirati protocollato in Comune il 16 ottobre 2020

Il parere favorevole espresso dalla Commissione Edilizia sulla nuova stazione di servizio lungo la Variante a ovest, davanti all’attuale distributore Ip già Tamoil, sta facendo emergere altre situazioni. In commissione, presieduta dal vicesindaco Alessia Tasso, hanno espresso ieri sera parere favorevole l’ingegnere Gino Centi, il geologo Milko Mattiacci, il geometra Giancarlo Mattiacci e l’architetto Andrea Dragoni, mentre si sono detti contrari al progetto l’architetto Matteo Tomarelli e l’ingegnere Walter Tomassoli.

Nel suo intervento, il sindaco Filippo Mario Stirati ha riportato “la contrarietà di molti consiglieri e di molti cittadini” lasciando ogni facoltà di scelta ai commissari. Il vicesindaco Tasso ha inteso sminuire l’impatto paesaggistico dichiarando l’area già compromessa nel far trasparire la propria posizione favorevole al progetto che secondo larghi settori della maggioranza ha trovato la spinta politica dei LeD (Liberi e Democratici). Uno dei commissari ha fatto presente che “l’area è leggermente compromessa e non per questo va totalmente compromessa”.

Si sta discutendo molto sulla Variante al Piano Regolatore Generale adottata nel 2012 dal sindaco Diego Guerrini che alleggeriva le norme di tutela a livello di viabilità panoramica per incoraggiare, secondo alcune interpretazioni venute da settori dell’attuale maggioranza, la realizzazione di una stazione di servizi a est nella zona di Branca.

Sulla vicenda resta invece la posizione di tre gruppi di maggioranza con un documento protocollato in Comune il 16 ottobre scorso con la firma di Riccardo Biancarelli, Alessandro Brunetti, Rita Cecchetti, Giovanni Manca e Giorgia Vergari del Gruppo Misto, Alessio Bazzurri, Mattia Martinelli e Marco Morelli di Scelgo Gubbio, Lorena Anastasi e Francesco Zaccagni dei Socialisti Civici Popolari. Il documento, indirizzo al sindaco Stirati e al vicesindaco Tasso, entra nel merito della richiesta di realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti posto sulla strada statale 219 tratto di Variante originaria della città di Gubbio, nell’area ricompresa tra via di Fontevole e via del Bottagnone. “La prima amministrazione Stirati, dopo un iter complesso e lungo, è giunta all’approvazione di una Variante Semplificata al Piano Regolatore Generale parte strutturale in cui venivano finalmente esplicitati l’indirizzo e la volontà della maggioranza di governo, volti alla riduzione del suolo edificabile e ad uno sviluppo compatibile e rispettoso del territorio in un’ottica sicuramente meno espansiva ma più qualitativa degli edificati. Ora, dopo la riconferma alla guida della città per la nostra coalizione, forti di quelle immutate convinzioni, gli scriventi ritengono che sia fondamentale affrontare ed esaminare con tutte le cautele del caso progetti ambientalmente, paesaggisticamente e visivamente significativi come quelli in oggetto. A sostegno di questo nostro appello, in particolare si richiamano le norme del Prg parte strutturale, variante n. 27, Capo II, art. 107 comma 6: ‘Gli impianti di distribuzione dei carburanti devono possedere, in aggiunta a quanto previsto dalle normative vigenti, i seguenti requisiti: – non impedire, neanche parzialmente, la vista dei beni di interesse storico, artistico, architettonico o contesti di valore ambientale, né costituire elemento di sovrapposizione e di interferenza con particolari aggregati urbani di pregio ambientale’. Fermo restando il profondo rispetto da parte degli scriventi e di tutta l’Amministrazione Comunale per la libertà d’impresa e per le legittime aspettative del privato imprenditore, da agevolare sempre e mai osteggiare nel rispetto dell’interesse pubblico della comunità in cui opera, ricordiamo che, atti delle passate Amministrazioni Comunali, e specificatamente la Delibera della Giunta Comunale n. 574 del 22 aprile 1992, andarono nell’ottica della tutela del territorio interno alla circonvallazione, esprimendo parere contrario alla realizzazione, sostanzialmente nell’area interessata dal presente progetto, di un impianto della medesima funzione, poi dirottato a valle (corsia sud della strada statale 219). Oggi, con un quadro normativo profondamente cambiato, con gli strumenti di indirizzo e controllo che ci competono, certi che, rispetto al passato l’attenzione per la sostenibilità sia fortemente cresciuta, chiediamo che il progetto già esaminato dalla Commissione Edilizia in data 16 aprile 2020 con parere di ‘non compatibilità con prescrizioni’, in seguito riesaminato in data 6 ottobre 2020 e ulteriormente rinviato al mittente con parere di ‘non compatibilità con prescrizioni’, venga ulteriormente e approfonditamente valutato, per non correre il rischio di acconsentire all’edificazione di una struttura aliena al contesto, impattante dal punto di vista visivo e incompatibile con il territorio circostante”.