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Css, nuovo scontro politico: documento di quattro gruppi consiliari, con la maggioranza spaccata

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Palazzo Pretorio sede del Comune di Gubbio

Nuovo scontro nella maggioranza sul Css, nel dibattito sulle richieste di modifica dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’utilizzo del combustibile solido secondario da parte dei due stabilimenti eugubini di produzione del cemento Barbetti e Colacem. Prendono posizione Scelgo Gubbio, Democratici per Gubbio, Socialisti Civici Popolari e il Gruppo Misto, con una nota a firma dei capogruppo Mattia Martinelli, Riccardo Biancarelli, Francesco Zaccagni e Giorgia Vergari. Restano fuori dal documento i LeD e non l’ha presa bene il sindaco Filippo Mario Stirati che si è schierato contro, in linea con il programma elettorale presentato sia nel 2014 e sia nel 2019, ed è infastidito dalle divisioni interne alla coalizione. Il documento è firmato anche dal Gruppo Misto che con Giovanni Manca e la Vergari a seconda dei casi si ritrova al fianco della maggioranza o di una parte di essa, mentre viene dato per certo il passaggio dei due al gruppo consiliare del Pd unendosi a Marco Cardile.

“Abbiamo sempre mantenuto un comportamento equilibrato – scrivono i quattro gruppi -, quale il nostro ruolo istituzionale deve imporre. A Gubbio stiamo assistendo a un inasprimento dei toni che sta creando un clima da guelfi contro ghibellini che, a nostro avviso, risulta deleterio principalmente per la coesione sociale e l’immagine della nostra Città. Ciascun cittadino, associazione o comitato è libero di sposare la linea che ritiene più corretta, attingendo alle fonti che crede migliori, ma tutto questo deve essere fatto nel rispetto della realtà. È quindi giunto per noi il momento di prendere le distanze da chi vuole dipingere la nostra città, uno dei comuni ambientalmente più controllati d’Italia, come un luogo in condizioni ambientali apocalittiche e con livelli di inquinamento insopportabili. Così facendo, l’immagine di Gubbio viene gravemente e ingiustamente danneggiata, con pesanti conseguenze sul turismo, che è da tutti ritenuto uno dei principali volani economici su cui puntare.  È paradossale veder distorcere la realtà di una località di assoluto pregio come la nostra sia per la bellezza che per la qualità della vita, facendo leva sulle paure dei cittadini, solo per guadagnare facili consensi finalizzati ai propri obiettivi. Non possiamo accettare questo modo di manifestare le proprie opinioni. Ognuno ha diritto di esprimere ciò che pensa, purché lo strumento o il contenuto sia vero e non leda in alcun modo gli interessi della collettività. Abbiamo perciò ritenuto doveroso chiedere al sindaco, quale massimo garante degli interessi di tutte le componenti della comunità, cittadini, attività commerciali e imprese, di fare quanto nelle sue possibilità affinché il dibattito sia serio, laico, corretto ed equilibrato e senza catastrofismi, peraltro smentiti dai dati ufficiali. Siamo vicini a chi esprime la necessità di avere garanzie sempre, tutti i giorni, sulla qualità dell’aria che respira, dell’acqua che beve e del cibo che mangia. Tuttavia, stigmatizziamo totalmente le compagini che delegittimano le istituzioni diffondendo informazioni false, invece di affrontare la questione in modo scientifico e in collaborazione con gli enti preposti. Il nostro intervento contro certi slogan e grafiche che distorcono la realtà è in difesa dell’immagine della città, per tutelare in special modo gli operatori del settore turistico e della ristorazione, già pesantemente colpiti dalla pandemia, ai quali cercheremo di garantire una rapida e vigorosa ripartenza. Ferme restando le indicazioni del programma elettorale, compito dell’Amministrazione Comunale sarà quello di trovare le migliori soluzioni politiche per la nostra città, sia che le richieste di utilizzo di Css delle aziende abbiano esito negativo sia che abbiano esito positivo da parte della Regione. Siamo convinti che solo ritrovando compattezza tra le componenti del nostro tessuto sociale e quindi un dibattito equilibrato sul tema ambientale e dello sviluppo economico, potremo dare un futuro a Gubbio e alle nuove generazioni”.

Fin qui la maggioranza ha sempre votato compatta in Consiglio Comunale i documenti sul Css, ritrovandosi nella sostanza sulle posizioni di Orfeo Goracci e Marzio Presciutti Cinti uscito dal centrodestra con cui si era candidato a sindaco nel 2019 e ora alleato della sinistra in questa battaglia ecologista ritrovandosi sulle posizioni di Stirati. Com’è noto, ogni decisione sulla vicenda Css compete alla Regione: il Comune potrebbe solo emettere un’ordinanza con il sindaco per eventualmente bloccare ogni autorizzazione e in quel caso ogni strascico potrebbe essere al Tar e al Consiglio di Stato.