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Impianto a biomasse di Monteluiano: l’imprenditore chiede i danni al comitato e Goracci in un ordine del giorno vuole “solidarietà e vicinanza” per i cittadini

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L'ex sindaco Orfeo Goracci

L’imprenditore eugubino, che ha visto respinti esposti e ricorsi contro il suo impianto a biomasse di 49 kw attivato nella zona di Monteluiano, Montegranelli e Scorcello, ha avanzato richieste di risarcimento per danni materiali e morali nei confronti degli abitanti della zona che con un comitato hanno contrastato in tutti i modi quell’impianto lanciando accuse pesanti su presunte ripercussioni sulla salute. Il comitato di Monteluiano aveva denunciato che questo impianto “provoca quotidianamente, oltre a recare disagi enormi ai residenti, comprovate difficoltà respiratorie, mal di gola, bruciore agli occhi, cefalee, nausee, laringiti, prurito, stando ai numerosi referti post-visita al pronto soccorso”. Erano scesi in campo a suo tempo il Movimento 5 Stelle, anche a livello regionale, con l’estrema sinistra e l’ex sindaco Orfeo Goracci quando c’era in ballo un altro impianto del genere nella frazione di San Marco.

Ora Goracci dai banchi delle minoranze chiede “solidarietà e vicinanza a cittadini trasformati da vittime in carnefici” stando all’ordine del giorno nel quale chiede che il Consiglio Comunale impegni la sindaco Filippo Mario Stirati e la giunta “a intraprendere ogni iniziativa possibile a difesa e tutela di cittadini ingiustamente colpiti”.

Non è esplicitato se l’ex sindaco si aspetti, o abbia promesso al comitato e i residenti, l’impegno del Comune a farsi carico di eventuali spese per l’assistenza legale che potrebbero finire attenzionate dalla Corte dei Conti. Nell’ordine del giorno Goracci evidenzia che “diversi cittadini, membri del comitato per la tutela di Monteluiano, hanno ricevuto una richiesta di risarcimento per danni morali e spese sostenute da parte del rappresentante dell’azienda che ha creato problemi nella zona” e ritiene che “tale atto non può che essere interpretato come palesemente intimidatorio”.

Per Goracci “i cittadini chiamati in causa hanno semplicemente e democraticamente svolto un’azione di protesta a difesa e tutela della salute e dell’ambiente per loro e per tutta la cittadinanza”. Chissà se stavolta la coalizione di Stirati seguirà Goracci e si spaccherà come successo in altre occasioni, oppure lo appoggerà e in che forma nella solita classica permanente ricerca di consenso elettorale.